In principio a farci pensare bene se prendere o no l’auto a Roma era il traffico. Poi sono arrivati i vari aumenti delle tasse, le ztl, le giornate senz’auto ed alla fine il colpo di grazia l’ha dato l’aumento della benzina, arrivata ormai a 2 euro al litro.
La soluzione non poteva essere rimanere chiusi in casa, e così ecco che aumenta il fenomeno del car sharing che nella Capitale, ma anche in tantissime altre città, assomiglia sempre più ad un obbligo che ad una scelta.
Secondo Sandro Bartolucci, responsabile del car sharing nella Capitale intervistato dal Corriere della Sera, la condivisione dell’auto, la quale spesso avviene anche con perfetti sconosciuti, sta diventando sempre più comune. Ormai si iscrivono ai vari servizi circa 40 nuove persone al mese, ed alla fine del mese scorso erano più di duemila gli utenti che abitualmente preferiscono condividere l’auto piuttosto che girare da soli su quella di proprietà, con quello che costa.
I nostri utenti hanno in media 46 anni e la loro è una scelta ponderata, da padri di famiglia che decidono di lasciare la macchina per rispettare l’ambiente e risparmiare. In questi ultimi mesi poi stiamo notando un uso più oculato e perciò efficiente sul numero di giorni utilizzati e sui chilometri percorsi. Insomma, con la crisi si risparmia anche sul car sharing. Anche se [i giovani] sono sensibili al tema della sostenibilità ambientale sono quelli che più desiderano l’auto di proprietà e faticano a passare dalla logica del possesso a quella dell’utilizzo
afferma Bartolucci, anche se su questo punto c’è un’analisi sociologica da fare. Se i giovani risultano meno propensi al car sharing probabilmente non è che non vogliono, ma spesso non ne hanno bisogno. I giovani infatti più probabilmente prendono i mezzi pubblici, si muovono di più a piedi o in bicicletta, e perché no, molti lavorano da casa o sono disoccupati, quindi che girano a fare in car sharing?
Ad ogni modo, visto che questa abitudine si sta sempre di più confermando nella vita della Capitale, è previsto un incremento dei mezzi a disposizione dei cittadini, con un bando di gara lanciato per aumentare dalle attuali 104 auto messe a disposizione per raggiungere perlomeno le altre grandi città come Milano e Torino che ne mettono a disposizione rispettivamente 132 e 126, e coprire tutta la città.
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