Barcellona non è stata una prova fondamentale solo per i team. Nel corso delle ultime prove libere di Formula 1, anche la Bridgestone, fornitore unico delle monoposto, ha lavorato sodo per recuperare dati importanti da utilizzare per lo sviluppo degli pneumatici. Come nella MotoGP, la casa di gomme giapponese, ha seguito con interesse il lavoro delle scuderie e il direttore dello sviluppo degli pneumatici da gara, Hirohide Hamashima si è detto soddisfatto di quanto ottenuto dalla quattro giorni del Montmelò. “Abbiamo visto che il lavoro fatto sulle gomme è buono e i cambiamenti sono positivi, soprattutto per quanto riguarda il grip. – ha detto il rappresentante della Bridgestone –. Le squadre hanno fatto importanti progressi, nonostante ci siano stati solo pochi giorni senza pioggia a disposizione. Il nostro obiettivo è migliorare ancora di più le prestazioni sull’asfalto asciutto e in condizioni di grande caldo, soprattutto in relazione al nuovo peso delle macchine”. Come confermato da Lewis Hamilton, infatti, le monoposto saranno più pesanti di 150 chili e nella prima parte della gara gli pneumatici saranno messi a durissima prova. A Barcellona, dopo la pioggia di Jerez, la Bridgestone ha potuto effettuare i test su pista asciutta e secondo Hamashima il risultato è confortante: “Anche a Valencia abbiamo potuto osservare il comportamento delle gomme sull’asciutto, ma c’erano pochi team e i dati erano limitati. Al Montmelò è stato diverso. Abbiamo testato tutte le nuove componenti e le prestazioni sono in linea con le nostre previsioni. Le supersoft sono forse troppo “soft” per i circuiti più impegnativi, mentre le medium hanno dato buoni risultati”. E col nuovo regolamento che non consentirà di rifornirsi in gara, quale sarà la miglior strategia? “Sarà fondamentale il pit-stop – conclude il giapponese della Bridgestone –. Anche perché chi si qualificherà tra i primi dieci dovrà usare le stesse gomme anche nella prima parte di gara. Sarà interessante vedere che cosa succederà in Bahrain”.