BMW X7: è ancora probabile un grande SUV nella gamma BMW

Da tempo se ne parla, da tempo non abbiamo notizie ufficiali in merito: era l’anno 2008 quando si citò per la prima volta BMW X7, un nuovo SUV di lusso di grandi dimensioni che la casa automobilistica tedesca avrebbe confezionato di lì a breve. Al contrario, vuoi per la crisi internazionale che ha colpito duramente il mondo dei motori, vuoi a causa dell’inversione di tendenza del mercato, che si è spinto verso nuove forme di propulsione (più ecologiche, più attente all’ambiente), il progetto di X7 era poi caduto nel dimenticatoio, sostituito dalla ben più compatta BMW X1.

Oggi torniamo sull’argomento: pare che la casa automobilistica di Monaco di Baviera abbia davvero intenzione di mettere al mondo un crossover di dimensioni superiori a BMW X5 e a BMW X6: il progetto, all’interno dell’azienda dell’Elica, viene codificato con la sigla alfanumerica F17 ed è nato sulla versione allungata della piattaforma di X5 e X6.

Tuttavia, la casa automobilistica BMW sa benissimo che uno Sport Utility Vehicle di simili caratteristiche avrebbe poco successo all’interno del mercato europeo e all’interno del mercato nordamericano: la concorrenza è forte, affollata (Mercedes produce già un SUV di grandi dimensioni, cioè GL, e lo stesso fa Land Rover, con Range Rover; la casa automobilistica Audi, dal canto suo, con Q7 supera già abbondantemente i cinque metri di lunghezza e dunque rientra in questo particolare segmento di mercato). Inoltre, una vettura pesante e massiccia, imponente e imperiosa come BMW X7 sarebbe dotata di motori potenti ed aggressivi, col risultato che il modello non si imporrebbe all’attenzione dei media per i suoi risultati positivi in fatto di consumi di carburante e di emissioni di anidride carbonica.

Perciò, a che serve una simile vettura? La casa automobilistica vuole BMW X7 per accontentare i mercati emergenti, come quello cinese o quello russo, là dove un simile Sport Utility Vehicle, condito con il buon vecchio e sano disprezzo per l’ambiente (tipicamente americano), non stenterebbe a ricevere consensi. Figurarsi poi in Medio Oriente.

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