Ultimamente viene da chiedersi se tutti i controlli di sicurezza siano effettuati davvero prima di immettere sul mercato una nuova auto, o se alcuni vengono lasciati ad una fase di post-produzione per la fretta di vendere i nuovi modelli.
Mentre credo che a questa domanda non troveremo mai risposta, scopriamo che un’altra casa automobilistica ha un problema con il sistema elettrico. Si tratta della BMW che ha appena richiamato più di un centinaio di ActiveE prodotte in America per una difficoltà di alimentazione del sistema del servosterzo.
Peraltro si tratta di auto elettriche, e questo non fa altro che dare adito ai detrattori del settore elettrico che continuano a sostenere che la tecnologia non sia ancora matura. E’ un paradosso ma un’auto elettrica ha un problema elettrico. Inoltre l’aspetto che non torna è che non tutte le auto hanno fatto registrare tale problema, e quindi forse non è questione di tecnologia ma di stabilimento.
PROBLEMA AL SERVOSTERZO – Delle 700 ActiveE circa circolanti in America, si stima che solo 162 possano presentare tale disguido all’impianto elettrico Power Assist, il quale comporta un maggiore sforzo del pilota per controllare la direzione del veicolo. Il rischio, ovviamente, è quello di un incidente, e dopo i vari problemi avuti con le auto elettriche nei mesi scorsi, si vuole evitare altra pubblicità negativa.
Ovviamente i rivenditori accoglieranno e aggiusteranno le auto richiamate gratuitamente, e durante il periodo di riparazione forniranno un’auto sostitutiva, sempre gratis, ma resta comunque un neo in una casa automobilistica che, per quanto importante sia, continua a stentare nel mercato dell’elettrica. Per fortuna non sembrano esserci problemi per i pochi modelli europei. Ricordiamo infatti che poco più di un centinaio di modelli della ActiveE sono stati commercializzati nel Vecchio Continente, esclusivamente in leasing e non in Italia, ma soltanto in Gran Bretagna, Germania, Olanda, Francia e Svizzera.
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