I ricordi, come in tutti gli sport, rendono speciale una disciplina. Ci sono dei campioni che rimangono per sempre, anche se non sono più su questa terra. Impossibile dimenticarli, anche a distanza di moltissimi anni. Lo sa bene l‘ex pilota austriaco Gerhard Berger, che nel corso di un’intervista realizzata per il programma di Sky Sport “I Signori della Formula 1”, ha dedicato parole di elogio al leggendario Ayrton Senna:
Era un pilota speciale, differente da chiunque altro. Io ho guidato contro i più forti, cominciando da Lauda, Rosberg, Piquet, Mansell, Alesi. Ma Senna era di un altro livello, anche rispetto a Prost, per personalità, velocità, concentrazione, abnegazione, reputazione nel mondo della F1. Era davanti a tutti noi” afferma l’ex pilota austriaco.
Berger ha ricordi immnsi del suo rpaporto con Senna:
Quando cominciammo a lavorare insieme compresi subito che era di un’altra pasta, veloce, sempre veloce, esperto, allenato, concentrato. Era una persona fantastica, ma in macchina aveva il “killer instinct”, pensava soltanto a se stesso. Cominciai con cautela, ma non c’era chance di batterlo. Il mio periodo in McLaren fu molto bello, il team era corretto nei miei confronti, ben organizzato, ma al fianco di Senna fu molto dura”.
Poi, una rivelazione shock:
Quando decisi di tornare dalla McLaren per la seconda volta in Ferrari, Ayrton mi disse: “Vai in Ferrari? Nel giro di un anno arrivo anche io”. Gli risposi: “No no no! Finché ci sarò io tu non verrai!”. Ha sempre desiderato correre per la Ferrari, ma è sempre stato molto attento nel capire se ci fossero le condizioni giuste. Il suo sogno era comunque quello di correre un giorno per la Ferrari.