Che a Rubens Barrichello non sia mai stato simpatico Michael Schumacher, non era un mistero per nessuno. Ma che l’ex pilota della Brawn GP, adesso alla Williams, debba mettere in guardia il giovane Nico Rosberg dall’aggressività del sette volte campione del mondo, suona quasi come un allarme. Barrichello deve ancora digerire le sei stagioni come secondo pilota trascorse al fianco di Schumi: il tedesco doveva vincere, mentre il brasiliano doveva fargli da fido scudiero. “Deve andarsene dalla Mercedes GP – ha tuonato Barrichello alla volta di Rosberg –. E’ l’unico consiglio che posso dargli”. In effetti il rapporto tra il brasiliano ex ferrarista e il tedesco non è mai stato idilliaco: Schumacher era il campione che catalizzava le attenzioni di tutti, mentre per Rubens era riservato il lavoro sporco. Come nel 2002 in Austria, quando sul circuito di Zwelteg, la Ferrari intimò a Barrichello, che in quel momento era in testa alla gara, di lasciare strada a Schumi in seconda posizione. Rubens si rifiutò di eseguire l’ordine, ma secondo quanto riferito in seguito dal brasiliano, dai box la richiesta si trasformò in minaccia di una “regolazione nei termini del contratto”. “Mi dissi: se non lo faccio passare qui mi mandano a casa” ha infatti rivelato Barrichello qualche tempo dopo ricordando l’episodio. E, infatti, dopo l’ultima curva, il brasiliano lasciò strada al tedesco che si prese la vittoria. Sul podio, però, Schumi consegnò la coppa al compagno di squadra che venne invitato a prendere il posto sul gradino più alto. Fu una triste pagina della Formula 1: la Ferrari fu costretta a pagare una salata multa (500mila euro) per violazione morale del regolamento, ma Barrichello continuò a guidare la Rossa fino al 2005. Da quel giorno sono passati quasi 5 anni, eppure il rapporto tra i due piloti (sempre professionale in pista) pare essere molto teso. “Per avere lo stesso trattamento di Schumacher, Rosberg deve guidare veloce, senza fare incidenti” ha poi aggiunto al termine dei test con la Williams, Barrichello. Schumi si metta il cuore in pace: i tifosi lo adorano, ma i suoi avversari sono davvero molto agguerriti.