Non si tratta più di avere in squadra Michael Schumacher, ma ciò non basta a far lamentare Rubens Barrichello, autore di un ritiro nell’ultimo Gran Premio, accompagnato dallo straordinario successo del compagno che lo proietta verso i titolo iridato.
Il brasiliano della Brawn GP si è sempre lamentato per le scorrettezze all’interno del team quando correva in Ferrari, ma adesso che il pilota ha cambiato squadra e colleghi, sembra che la stessa identica situazione si stia ripresentando. E’ dunque frutto di una coalizione, nata in F1 per danneggiare il povero brasiliano o il pilota più esperto del mondo deve finalmente ammettere che non può essere un punto di riferimento per la squadra in cui corre? Sicuramente la seconda opzione fa a caso, ma Rubens si difende ancora una volta dando la colpa alla sfortuna.
In Bahrein avevamo visto la strana strategia di Ross Brawn che senza alcun ombra di dubbio fu intrapresa per far vincere Button, ma non ce nulla da accusare al pilota britannico in quanto perfetto alla guida merita incontrastato la posizione di primo pilota all’interno della squadra. Ciò non va giù a Barrichello che essendosi ritirato per la prima volta in Turchia, ha così sfogato la sua rabbia “ Ho avuto problemi di frizione in partenza, come in Australia. Sul rettilineo non potevo dare il massimo, perché ho avuto problemi con la settimana marcia. Non sto criticando il team, ma penso che bisogna stare più attenti con la mia roba”.
Rubens ha così spiegato la sua domenica ad Istanbul, senza contare l’errore durante il sorpasso di Kovalainen, che lo ha visto precipitare infondo allo schieramento “ La sfortuna pare si stia accanendo tutta su di me” conclusioni del brasiliano.