Occhio a quel che raccontano i numeri: 438.379 gli interventi di soccorso, 815 centri convenzionati e 3.800 mezzi, sono i dati inerenti all’intervento relativo ai veicoli che si rompono o che improvvisamente si fermano.
A detta di più campane autorevoli, l’elemento dcisivo – e in questo caso determinante in negativo – è quasi sempre il conducente che, per distrazione o quant’altro, spesso non fa benzina nel modo corretto o lascia scaricare la batteria. In barba a tutti gli accorgimenti altamente tecnologici introdotti dalle case automobilistiche: ormai infatti un semplice problema meccanico se trascurato può generare un fastidio anche all’impianto elettrico e in poco tempo la macchina perde potenza ed è costretta a ricorrere all’uso del meccanico per essere rimessa in funzione.
Quindi il vero problema sulla durata e l’usura di un autoveicolo è sicuramente determinato dalle modalità di gestione e dalla manutenzione del proprietario. Se l’utente controlla spesso olio, candele, motore, acqua etc.. la vettura può funzionare in modo regolare per molti anni, altrimenti – senza tali accorgimenti da parte del conducente – si va incontro a problemi legati al motore, alla batteria e agli elementi strutturali. L’amministratore delegato di Europ Assistance Vai, Dario Galizzioli, spiega la situazione:
“Sfatiamo un mito cui ci si affida quasi per pulirsi la coscienza: il guasto non è sempre legato ad una difettosità della macchina perché i livelli di tenuta e impiantistica oggi sono molto buoni. La parte debole è quasi sempre il conducente che paga una distrazione generalizzata e assolutamente nella media dell’automobilista-tipo. Detto ciò, va sempre considerato per riscontro oggettivo il fatto che oggi tutti noi siamo molto più disattenti. E che il guasto del veicolo è cambiato rispetto a qualche anno fa: siamo passati da problemi meccanici ad altri di tipo elettronico. E’ questo uno dei motivi che ci ha spinto a puntare sul servizio del depannage, delle riparazioni sul posto. Molto utile per il cliente”.