Quanti film commedia all’italiana degli anni 70-80 hanno visto sul set l’Autobianchi 112 oppure la Bianchina, nota soprattutto nelle pellicole che ora sono diventate cult dei film di Fantozzi.
Nel nostro viaggio sulle auto d’epoca, vogliamo ricordare questa piccola vettura nata 54 anni fa, che poi ha dato vita anche alla marca Bianchi delle biciclette. La nascita della casa automobilistica fu possibile grazie al diretto intervento di Agnelli per la Fiat e di Pirelli.
La fabbrica della Bianchi, a Desio, venne ristrutturata per diventare una catena di montaggio di autoveicoli. La sede della società automobilistica si trasferì a Milano, nel 1960, presso gli uffici del Pirellone.
La Fiat assorbì completamente l’Autobianchi nel 1968, spostando nei suoi stabilimenti la produzione di alcuni parti delle proprie vetture. Sono ormai 14 anni che non è più in circolazione, il simbolo del triangolo nero leggermente spezzato, che ha fatto la storia, soprattutto nella prima versione: la vettura aveva uno sprint degno di una sportiva e del tutto inaspettato da un piccolo motore di 900 cc.
Nel 1986, dopo 17 anni, la A112 uscì di scena lasciando spazio alla Y10, presentata l’anno prima, che, però, di “Autobianchi” conservava solo il marchio essendo la casa di Desio definitivamente scomparsa nel 1969, anno in cui Fiat divenne proprietaria al 100% di Autobianchi. Poi la storica fine nel 1995.