Se le auto elettriche in Italia non si diffondono, è specialmente a causa della carenza di punti di ricarica, o per la difficoltà nel raggiungerli. Per questo la Renault, probabilmente la casa automobilistica più impegnata da questo punto di vista, ha avviato con l’Enel una collaborazione per un “innovativo modello di integrazione per la mobilità elettrica”. Nome pomposo a parte, di che si tratta?
Entro la metà dell’anno tutti i sistemi di navigazione satellitare che verrano montati sulle auto elettriche della casa francese saranno forniti di un localizzatore GPS delle più vicine stazioni di ricarica veloce. Se siete in viaggio ed avete paura di esaurire la batteria, sul vostro navigatore saranno indicate le tre stazioni Enel di ricarica più vicine, in modo da permettervi di fare “il pieno” in tempo, senza il rischio di rimanere a piedi.
GLI ALTRI SERVIZI – Tra i vari servizi forniti da questo punto di vista c’è anche la possibilità di prenotare un punto di ricarica, visto che durando tanto i rifornimenti, c’è sempre il rischio di dover attendere che un’altra auto finisca; programmare la modalità ottimale di gestione della ricarica, scegliendo tra ricarica normale (circa 8 ore) e quella rapida (circa mezz’ora), e massimizzare l’uso delle rinnovabili con cui queste colonnine sono rifornite, a differenza della rete elettrica di casa che con ogni probabilità sarà collegata alla rete nazionale che va ad energia a combustibile.
Su questo punto in particolare ci si è concentrati in quanto le colonnine Enel sono gestite in regime di smart grids, cioè essendo collegate a fonti rinnovabili, quando una colonnina ha quasi finito l’energia e non riesce a produrne abbastanza, si rifornisce dalla colonnina che invece ha energia in surplus, in modo da evitare di dover ricorrere ad energia sporca. L’intento finale è di avere un’auto al 100% pulita, evitando così il paradosso di evitare di bruciare benzina con un’auto elettrica, la quale però si rifornisce di elettricità proveniente dal petrolio o dal gas. La prima auto a testare questo sistema sarà la Zoe, seguita nei mesi successivi dalla Fluence e dalla Kangoo.
Il fatto che anche l’elettricità che produce ENEL avviene solo da fonti rinnovabili ci dovrebbe spronare ad comprare una di queste auto perchè non e salutare solo per il nostro portafogli ma soprattutto per la nostra salute