Lo sguardo volto verso un futuro sempre migliore, sotto ogni punto di vista. E’ capitato spesso di criticare ciascuna casa automobilistica, ma in senso lato un’intero contesto politico-sociale, per la scarsa attenzione riservata alle tematiche ambientali; è capitato, di contro, di tesserne lodi ed elogi nelle occasioni in cui sensibilità e attenzione per l’ecologia hanno fatto parte del progetto di costruzione di una automobile.
Ora, in un momento nel quale si parla con maggiore insistenza di auto elettrica, una spinta propulsiva giunge in tal senso dall’Autorità per l’energia che, in una memoria inviata alle Commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera sulle prospettive del settore, sollecita la promozione e lo sviluppo della mobilità elettrica senza introdurre oneri aggiuntivi sulle bollette. L’Authority, all’interno del testo, sottolinea per altro le facilitazioni già introdotte: eliminazione di alcuni vincoli normativi per consentire le ricariche in luoghi privati; introduzione di tariffe ad hoc; promozione di progetti sperimentali per la ricarica in luoghi pubblici.
A corollario del plico, il giudizio dell’Autorità rispetto all’argomento: la mobilità elettrica è un tema di estrema importanza per il sistema elettrico italiano e, più in generale, per la politica energetica, industriale, ambientale del Paese (anche come efficace strumento per diminuire l’inquinamento nei centri urbani). Proprio per questo, occorre che lo sviluppo del settore avvenga nel pieno rispetto delle regole di mercato e della concorrenza, senza distorsioni nei prezzi dell’elettricità, evitando che il finanziamento delle azioni di promozione dei veicoli elettrici gravi sulla spesa della globalità dei consumatori finali.
Ogni possibile eventuale forma di agevolazione tariffaria dovrà quindi essere concepita in modo da essere limitata alla componente regolata dei servizi a rete (trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica) o essere riferita, qualora ritenuto necessario dal legislatore, alla componente di copertura dei costi per le infrastrutture di ricarica ritenute di pubblico interesse. Infatti, la bolletta è già gravata di componenti specifiche (ad esempio per il finanziamento degli incentivi allo sviluppo delle fonti rinnovabili), della cui dimensione eccessiva e crescente l’Autorita’ ha avanzato segnalazioni a Parlamento e Governo.