Hollande ha tagliato le auto blu, evviva! Peccato fosse tutta una bufala. Nella giornata di ieri (ma la notizia è partita da prima) sui social network, ed in particolare su Facebook, ha continuato a circolare la voce che il neo presidente francese François Hollande avesse eliminato le auto blu.
Una notizia cotta e mangiata in Italia, dove non vediamo l’ora di liberarci di queste spese inutili per una classe dirigente che per la gran parte non ne ha bisogno, tanto che in Francia non ne sapevano nulla. L’idea era sorta in quanto il presidente francese stava prendendo in questi giorni dei provvedimenti drastici, come una tassa per i super-ricchi con aliquota al 75%, ma come sempre in Italia abbiamo messo di tutto nel calderone.
In effetti un dubbio ci doveva venire sin da subito: com’è possibile tagliare il 100% di auto blu? Va bene che sono costose, ma un taglio così netto era davvero troppo. Infatti si è rivelata una bugia, tanto che, non pensavamo mai di poterlo dire, ma l’Italia da questo punto di vista ha fatto anche meglio dei cugini d’Oltralpe.
TAGLIO VERO IN ITALIA – La mannaia è quella della famosa spending review, ovvero la revisione delle voci di spesa dello Stato con l’intento di individuare ed eliminare gli sprechi. Ebbene, il taglio per una volta non ha eliminato i servizi per i cittadini, ma solo per chi non ne ha bisogno, e cioè una classe politica che usava le auto blu anche per andare a fare la spesa. Queste vetture simbolo dello spreco italiano sono state infatti tagliate del 19,4%, quasi una su cinque o, in termini assoluti, 1884 unità. Pensate un po’ quante sono se quel numero rappresenta solo un quinto.
Ma non finisce qui. Questi sono i numeri per quest’anno ottenuti finora. Infatti l’idea è di continuare a tagliare le auto blu fino a che, nel prossimo anno, non costeranno la metà rispetto al 2011, in modo tale da ridurle veramente solo per i viaggi istituzionali ed evitare, abitudine tutta italiana, che la moglie del sindaco di un paesino sperduto nella campagna la utilizzi per andare dall’estetista.
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