Chrysler ecoVoyager concept

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Parlando sempre di novità targate Detroit, il gruppo Chrysler ha presentato un’azzeccata interpretazione del concetto di ibrido attraverso una concept: è cosi nata la Chrysler ecoVoyager concept.

Finora la moda dei crossover, ovvero di quei veicoli a metà strada tra categorie differenti, ha visto come base soprattutto i SUV, per assomigliare a station wagon o addirittura a coupè, o magari le utilitarie, che negli ultimi anni non sono rimaste indifferenti di fronte alla praticità delle monovolumi. Solo Chrysler ha avuto il coraggio di rivoluzionare una monovolume per darle l’eleganza e il dinamismo di una berlina di classe superiore.

La ecoVoyager concept è dotata di un motore elettrico alimentato da batterie Li-Ion e di cella a combustibile (idrogeno) in grado di erogare 268 cavalli e di percorrere 480 km in piena autonomia.
In termini di design l’ecoVoyager concept “proietta il marchio Chrysler in una nuova direzione, quella dell’eleganza e della semplicità”, come ha detto Greg Howell, capo del progetto. Le forme ricordano molto quelle del Voyager di serie, ma ne enfatizzano le peculiarità e nel complesso avvicinano il corpo vettura al probabile stile automobilistico che vedremo su strada nei prossimi anni.
Esternamente la vettura misura 4,85 metri di lunghezza, 1,91 m di larghezza ed è alta 1,6 metri. Non molto soddisfacente il vano bagagli, che a giudicare dalle fotografie offre poca capacità di carico.

Ecco la nuova BMW Sauber F1.08

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“Con la F1.08 il nostro processo di apprendimento può definirsi concluso.” Parla chiaro Mario Theissen. E, soprattutto, non nasconde le ambizioni del suo team: dopo essersi guadagnata, a suon di risultati, il titolo indiscusso di “best of the rest”, ovvero “migliore degli altri”, la squadra deve e vuole pensare ad abbandonare finalmente lo scomodo gruppo degli “altri” per unirsi ai primi. Ovvero, lottare stabilmente con Ferrari e McLaren per la vittoria.

“La F1.08 include tutto ciò che abbiamo imparato in questi due anni,” spiega Theissen. “E’ la macchina più bella che abbia mai visto,” aggiunge con una punta di emozione (pur senza perdere il consueto aplomb) Nick Heidfeld. In effetti le novità nell’aspetto della nuova monoposto sono talmente dirompenti che dalla platea si intuisce l’ammirazione degli addetti ai lavori, quando viene alzato il sipario del palco e, in una nuvola di fumo, appare la nuova creatura di Hinwil. E si può credere al direttore tecnico Willy Rampf quando, nonostante la sua tipica freddezza da ingegnere consumato, confessa: “Sono un po’ nervoso. Penso che con questa vettura potremo ottenere risultati positivi in ogni gara, anche se dovremo attendere Melbourne per valutare la forza della nostra concorrenza.”

Lo sviluppo sul motore si e’ invece limitato all’iniezione e agli scarichi, in modo ben diverso da quanto accadeva fino a qualche anno fa, quando di fatto si costruiva un propulsore nuovo ogni anno. Ma il lavoro della factory di Monaco e’ gia’ proiettato al futuro, quando, tra 14 mesi, la Formula 1 accoglierà i sistemi di recupero dell’energia cinetica (KER), nel tentativo di superare i problemi di combinazione degli accumulatori elettrici con il motore. Inoltre si e’ lavorato molto sul nuovo cambio seamless che, introdotto l’anno scorso, ha subito non pochi problemi di affidabilità nella prima parte della stagione. Difficoltà che ora potrebbero essere acuite dall’obbligo di utilizzare lo stesso cambio per quattro Gran Premi consecutivi.

Maserati richiama 56 MY GranTurismo 2008

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Carissimi autolettori, ci duole dirlo ma dobbiamo proprio oggi comunicarvi il primo rilevante richiamo di auto del 2008.

Ad inaugurare l’anno “accademico” delle figuracce (ok, diciamo “sviste”, non vogliamo essere cattivi già a gennaio!) fatte dalle case automobilistiche mondiali ci pensa la celeberrima Maserati che richiama la bellezza di 56 esemplari del fresco modello MY GranTurismo 2008.

Per essere precisi, il problema riguarda il supplemental restraint system (SRS) ed il software electronic control unit (ECU) quando la batteria non è abbastanza carica.

Gadget: l’orologio di Alfa Romeo

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Come ben saprete, ogni appassionato di motori non vede mai l’ora di poter mettere le mani sul volante ed assecondare la sua voglia di auto.

E se vi dicessimo che è possibile stravolgere questa situazione trasformandola in “ogni appassionato di auto non vede mai l’ora di vedere l’ora”? Come è possibile? Semplice, regalando all’appassionato in questione un bell’orologio di Alfa Romeo come quello che vedete nelle foto qui sopra.

Non c’è che dire: davvero bello questo orologio di Alfa Romeo creato da Giuliano Mazzuoli, unisex e dalle caratteristiche sembianze del contagiri della celeberrima automobile italiana.

Arriverà la nuova 500 Giardiniera?

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Dopo il successo avuto con la rivisitazione in chiave moderna di una vettura che ha fatto la storia e soprattutto dopo l’annuncio dell’uscita della nuova Fiat 500 Abarth, le versioni cabrio e giardinetta sembravano già scontate ma invece ancora tutto tace in casa Fiat.

Così, in mancanza di news direttamente dalla casa torinese, circolano in rete bozze di quella che potrebbe essere la nuova Fiat 500 Giardiniera. Si tratta di un rendering molto curato che rappresenta perfettamente l’idea che ci viene in mente quando accostiamo la figura della nuova 500 al concetto di comodità, di familiarità, quando insomma, detto in chiave moderna, pensiamo alla nuova Fiat 500 Station Wagon.

La prima 500 giardiniera nacque nel 1960 dall’ennesima grande trovata di Dante Giacosa che pensò di progettare, sulla base del primo modello, una vettura più spaziosa, ideale per il trasporto di attrezzi e merci, che potesse soddisfare le esigenze di famiglie più ampie. Si trattò di un grande successo ed il numero di vendite superò anche le stime più ottimistiche fatte dai vertici della Fiat di allora: la 500 giardiniera divenne l’auto simbolo della classica famiglia italiana nel periodo del boom economico degli anni 60.

Land Rover guarda al futuro con la nuova LRX

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Land Rover presenta la propria visione del futuro al Salone di Detroit, con la prima mondiale della LRX: una tre porte più compatta e leggera, dotata di tecnologie mirate alla sostenibilità ed al rispetto dell’ambiente.

La LRX è descritta come Cross-Coupé, ed amplia significativamente il tradizionale raggio d’azione di una Land Rover. Per quanto più piccola della Nuova Freelander, la LRX è concepita come un veicolo di prestigio, progettata per attrarre nuovi clienti dai segmenti delle auto di lusso e delle berline executive, conquistando quegli automobilisti che desiderano i vantaggi di una 4×4 e l’impatto visivo di un veicolo di dimensioni più grandi, ma dalla linea compatta.

Le ruote posizionate alle estremità dei quattro angoli contribuiscono a conferire al veicolo un assetto deciso, ed il design del frontale denuncia chiaramente la sua identità Land Rover. Sono tuttavia presenti nuove interpretazioni Land Rover, nelle castellature del cofano, nei fari, nei gruppi ottici anteriori e posteriori e nelle sottili bocchette laterali di aerazione. I passaruota della LRX sono larghi, ma delicatamente integrati, ed alloggiano cerchi in lega da 20″.

L’accurato design degli angoli riduce drasticamente l’impatto visivo degli sbalzi anteriore e posteriore. La griglia è traforata con disegno a doppia barra trasversale, le maniglie delle portiere sono nascoste nella spalla del veicolo, i dettagli grafici ricavati “a sbalzo” sulle superfici lisce della carrozzeria, e non a queste applicati: tutti dettagli che rendono la LRX mirabilmente proporzionata, elegante e semplice ma nondimeno emozionante e caratteristica.

Jaguar e Land Rover acquisite da una casa cinese?

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Come ormai ben saprete, Ford sta per vendere Jaguar e Land Rover e la casa indiana Tata Motors è in pole position per portarsele a casa, ma il colpo di scena è ancora in agguato.

Pare infatti che dall’oriente possa arrivare una “golosa” e finora misteriosa casa automobilistica cinese, con l’intento di sbaragliare tutti ed acquisire a tempo di record i due prestigiosi marchi: Jaguar e Land Rover.

Per ora il tutto è relegato ad un’ipotesi di fantamercato automobilistico, ma visto che ci siamo, perché non divertirci un po anche noi provando ad indovinare quale tra queste case automobilistiche cinesi acquisirà Jaguar e Land Rover?

Spettacolare inseguimento automobilistico della polizia in Nuova Zelanda

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Cari autolettori, so che la stavate aspettando da ben sette giorni e finalmente è tornata: lei, l’adrenalinica ed originale rubrica di UltimoGiro dedicata agli inseguimenti automobilistici.

Oggi abbiamo il piacere di presentarvi uno spettacolare inseguimento automobilistico della polizia in Nuova Zelanda. Guide spericolate in contromano, spintoni tra carrozzerie, motori spinti ai massimi livelli ed adrenalina pura sono i vincenti ingredienti di questa perfetta rappresentazione dello stereotipo “guardie e ladri”.

Allora che aspettate a gustarvi questo spettacolo insieme a noi? Buona visione!

Granturismo diesel: nasce Audi R8 V12 TDI

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Negli ultimi mesi l’abbiamo intravista solo sotto forma di prototipo, finalmente ora possiamo osservarla in tutto il suo splendore: l’R8 V12 TDI, una vettura strettamente imparentata con il mondo delle corse.

Il cuore di questo esemplare è un’unità 12 cilindri fornito di due turbocompressori (uno per bancata) che lavorano “in parallelo”. Ha una lunghezza superiore di 16,6 cm rispetto al V8 4.2 TDI.
I due turbocompressori contribuiscono così in modo decisivo all’erogazione di una straordinaria coppia di 1.000 Nm costantemente a disposizione del V12 TDI tra i 1.750 e i 3.000 giri. Con i suoi 500 CV, questo propulsore raggiunge una potenza specifica di 84,3 Cv/Litro.
Audi dichiara per la prorompente R8 V12 TDI quattro un’accelerazione da 0 a 100 km/h con partenza da fermo in appena 4,2 secondi e una velocità massima di oltre 300 km/h.

Il motore della R8 V12 TDI rispetta pienamente le regole sulle emissioni stabilite dalla nuova normativa Euro 6 che entrerà probabilmente in vigore nel 2014 e che impone ambiziosi obbiettivi nella riduzione degli ossidi di azoto. Il sistema di catalizzazione è costituito da uno speciale catalizzatore montato a valle del catalizzatore ossidante e del filtro antiparticolato. Il secondo componente del sistema è un serbatoio supplementare che contiene una soluzione acquosa a base di urea. Questa soluzione, chiamata “Adblue”, viene nebulizzata nell’impianto dei gas di scarico. A contatto con i gas caldi produce ammoniaca che scinde gli ossidi d’azoto in azoto e acqua. L’efficacia del sistema è assicurata per tutta la vita della vettura.

Maserati Quattroporte Collezione Cento

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Inizio d’anno pieno di novità per la Casa del Tridente che espone a Detroit la propria “ammiraglia”, la Maserati Quattroporte Collezione Cento, con un allestimento degno di nota. La Quattroporte Collezione Cento, rappresenta un connubio perfetto tra comfort, tecnologia e alta classe, con uno stile 100% made in Italy e ne verranno prodotte solo cento.

Osservando l’esterno notiamo immediatamente le ruote da 20”, mentre la calandra cromata a nido d’ape e le griglie laterali coordinate, tendono a rimarcare il carattere di ammiraglia Executive.
Le linee della carrozzeria non si discostano troppo dalla tradizione Maserati, classiche ma al tempo stesso caratterizzate da una punta si sportività molto gradita dall’affezionata clientela.

Passiamo ora agli interni: Maserati Quattroporte monta sedili in pelle Frau color cuoio caratterizzati dalla zona centrale con impunture a forma di rombo e bottoni in tinta, inserti in legno Wengè lucido presenti su volante, consolle centrale e mobiletto.
Sono inoltre presenti eleganti intarsi in madreperla che donano un’insolita luce al nome della vettura e al tridente sul pomello del cambio. Ancora color cuoio infine per i sovra-tappeti, arricchiti dalla grammatura superiore e dai bordi in contrasto color beige. Una proposta di interni che Maserati aveva portato al Salone di Francoforte in anteprima per i propri clienti: dai loro consigli e preferenze è nata la Collezione Cento.

Video: la nuova Mazda Furai Concept

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Cari autolettori, quello che vedete qui sopra, e a breve ammirerete in un video in anteprima, è sicuramente uno dei migliori concept di auto sportiva di tutti i tempi: la nuova Mazda Furai.

Nata per colmare il gap tra l’auto da corsa e quella “normale”, questa nuova Mazda Furai ha davvero tutte le carte in regola per diventare in breve tempo uno degli oggetti del desiderio prediletti da molti appassionati di motori di tutto il mondo.

Adesso però non attendiamo oltre e gustiamoci tutti insieme questo bellissimo video:

Candid Camera: UFO

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Carissimi autolettori, eccoci arrivati anche questa settimana con la nostra divertente rubrica dedicata alle candid camera a tema motoristico.

Le sfortunate, ignare vittime designate della candid camera che vi proponiamo oggi, se la vedono abbastanza brutta con un veicolo proveniente addirittura dallo spazio.

Proprio così, immaginate di guidare in santa pace la vostra auto per poi imbattervi improvvisamente in un UFO schiantatosi al suolo. Alzi la mano chi non si fermerebbe almeno un minuto a dare un’occhiata incuriosito, ed anche un po impaurito dalla ressa causata dall’oggetto volante non identificato.

Adesso però, bando alle ciance, gustiamoci insieme questo imperdibile video:

Nuova Saab 9-4X Biopower

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Si chiamerà 9-4X Biopower Concept l’inedito SUV di casa Saab e si preannuncia pieno di novità rilevanti, anche se si dovrà battere con concorrenti già ben piazzati sul mercato appartenenti alla stessa categoria, il che non sarà facile. Si pensi a colossi come Land Rover che, nello specifico, ottiene ancora innumerevoli successi con la sua Freelander, ma anche alla recente Mercedes GLK che, al di là del fatto estetico da più parti criticato, presenta numeri di grande interesse al suo attivo, per non parlare di auto prestigiose come BMW e, nello specifico, X3.

Un’altra carta che non gioca a favore di Saab si potrebbe anche trovare nel prezzo della 9-4 Biopower che, seppure non ancora ufficiale, non sarà proprio alla portata di tutti i fan Saab e su questo versante potrebbero avere vita più facile vetture sicuramente più economiche come la tedesca Volkswagen Tiguan che saranno più tranquille per il pericolo scampato e rappresentato da un concorrente prestigioso come Saab.

Hummer HX Concept

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Sembra il fratello minore dell’Hummer H3 ma l’impronta rimane la stessa: imponente, rabbioso, pronto a farsi guidare ovunque e incredibilmente robusto. Questo modello però cela una novità proprio nella sua imponente carrozzeria: le portiere, parte del tetto e il lunotto posteriore possono essere agilmente smontati in modo da creare una tipica atmosfera open-air, adatta quindi a un pubblico più trendy e giovanile.

Dando un’occhiata agli interni del nostro Hummer HX Concept si nota il classico stile Hummer caratterizzato dalla semplicità della plancia comandi, e dalla leggerezza, ma funzionale. Il tema unico e sovrano è quello dell’essenzialità. Nessuno spazio ad accessori inutili e i pannelli in alluminio danno una sensazione ancor più minimalista, come vuole Hummer: un fuoristrada vero. Ogni angolo esprime con chiarezza la sua natura: i quattro sedili con i punti di ancoraggio alla scocca ben in vista e la struttura molto semplificata, la strumentazione (formata da tre pannelli LCD che forniscono informazioni complete: contagiri, tachimetro, navigatore satellitare, telecamera posteriore, configurazione della trazione e altro ancora), chiara ed essenziale, i pannelli porta e il tunnel centrale.