La F1 verso New York

Bernie Ecclestone da vecchio lupo non è mai stato sazio, tanto che il britannico oltre

McLaren in commercio, vicino divorzio Mercedes


Ennesimo segno che la McLaren sta per abbandonare definitivamente la Mercedes, costruttore che da anni ha collaborato col team di Woking, è l’inizio della commercializzazione delle prime auto McLaren che a quanto pare avrà inizio a partire dal 2011. In questi giorni attraverso la presentazione della nuovissima MP4-12C la McLaren ha annunciato che la maggior parte delle quote che precedentemente sono state vendute alla casa tedesca sono state riacquistate, quindi la McLaren torna ad essere sempre più inglese.

Il progetto è iniziato da quando Ron Dennis ha abbandonato le corse per potersi dedicare personalmente al progetto commerciale della McLaren, progetto nato proprio per permettere il divorzio dalla Mercedes reso grazi ad un autofinanziamento ottenuto dalle vendita sul mercato internazionale di auto di lusso.

A parte il periodo nero che va dal 1994 al 1997, la saga spionaggio del 2007, Ron Dennis è stato uno degli uomini chiave del successo McLaren, ma adesso l’uomo ha sfide più grandi e grazie al marchio e all’ottima pubblicità della McLaren F1, l’obiettivo da raggiungere è quello di vendere auto dal valore di 150.000 sterline.

Allarme F1! Manca lo spettacolo, la risposta sta nelle gomme


Sicuramente per i ferraristi la vittoria di Alonso ha segnato una straordinaria giornata, ma per gli amanti in generale della Formula 1 il Gran Premio del Bahrein non si è rivelato molto promettente, anzi oltre a deludere per via del poco spettacolo trasmesso, ha significato il terribile andamento che questa stagione pare abbia preso.

Bisogna subito intervenire, modificare qualcosa, perché non è possibile che ogni gara possa essere decisa nella prima curva e quindi dalla prestazione del sabato pomeriggio in qualifica. Pochi sorpassi, piloti sempre cauti a consumare le gomme e macchine che finisco le gare nella stessa posizione di partenza. Schumacher stesso ha evidenziato che si corre il rischio che tutte le future gare prendano la stessa piaga, anche perché senza più i rifornimenti le strategie incidono veramente poco.

Il problema deriva soprattutto dal fatto che la Bridgestone porta due tipi di gomme troppo differenti, infatti per questo Gran Premio sono stati utilizzate le super morbide e le medie. Le prime vengono utilizzate nelle qualifiche e quindi i primi dieci piloti devono obbligatoriamente utilizzare le stesse gomme la domenica ad inizio gara per il primo tratto, per poi affrontare l’altra fase di gara con le medie.

In Bahrain ha vinto anche la Lotus


La chiamano la seconda parte della Formula 1 e sarebbe a dire quella parte formata dalle nuove squadre appena approdate nel mondo delle corse. Tantissime critiche in fasi di prestazioni e sicurezza. Nulla da lamentare dopo il ritiro della Virgin e della Hispania in Bahrain, ma la Lotus contrariamente ha dimostrato di avere una buona affidabilità ed in alcune circostanze ha girato quasi sugli stessi tempi di qualche pilota di mezzo.

E’ già tantissimo che entrambe le macchine abbiano concluso la gara, ma dopo il 30mo giro Heikki Kovalainen ha girato in tempi molto simili ai concorrenti, effettuando per brevissimo tempo un duello con Nico Hulkenberg su Williams. Non c’è da stupirsi se al termine della gara entrambi i piloti del team malese siano stati accolti come se avessero vinto il campionato, perché ciò significa che la squadra ha ottenuto una buona base su cui progettare una macchina che sicuramente potrà sperare di diventare più competitiva.

La vettura fu progettata in soli 6 mesi in modo conservativo, con progetti di base dal punto di vista aerodinamico e di raffreddamento, mentre per il Gran Premio di Spagna sono previsti degli aggiornamenti che permetteranno alla macchina di recuperare qualche secondo e non dei semplici decimi.

Cosa è cambiato in questa F1?


Analizzando la gara del Bahrein è evidente che in tema di spettacolo è cambiato poco se non nulla. Sono mancati i sorpassi, i colpi di scena, le grandi previsioni dovute ai diversi carichi di benzina. Qualche testacoda e purtroppo qualche ritiro di troppo non rendono avvincente lo sport.

Comunque sia i test invernali hanno intravisto molto bene questo inizio stagione. La Ferrari ha dimostrato la sua superiorità grazie all’ottimo lavoro ottenuto da un 2009 sacrificato nelle retrovie, un risultato che mancava da tempo e che è stato ottenuto dall’impegno, dal cedimento forzato di Raikkonen e dal matrimonio tanto atteso con Fernando Alonso.

Lo spagnolo ha dimostrato la sua professionalità adattandosi perfettamente col team in cosi poco tempo, mentre Felipe, autore di un’ottima vgara ha tolto ogni dubbio diffuso da chi lo credeva spacciato dopo il terribile incidente in Ungheria.

Vettel è fortissimo, la Red Bull ha preparato una macchina in poco tempo, ma i suoi progettisti sapranno sicuramente recuperare sul settore dell’affidabilità, dando quindi una macchina degna di vincere al suo impeccabile pilota tedesco.

Hamilton crescerà, la McLaren sicuramente come ha sempre fatto tornerà ancora più competitiva e sicuramente questo accadrà prima di Barcellona. Male anzi malissimo per Jenson Button, che moralmente riceve uno schiaffo dal suo compagno di squadra, una botta per l’attuale campione del mondo che adesso è costretto a lavorare con tantissima pressione, critiche e ripensamenti. Era evidente che nonostante la vittoria del 2009 all’interno del team di Woking Hamilton era indiscutibilmente il più forte e favorito.

Bahrein, alcune novità tecniche


Cambino le regole in Formula 1, ma certamente non quelle in campo aerodinamico in quanto sono le stesse dell’anno scorso. Le vetture sono solo più ampie e lunghe per poter ospitare serbatoi più capienti, con una capacità di circa 160 kg. La vera sfida degli ingegneri sta nella distribuzione dei pesi, perché le prime 10 auto della qualifica dovranno disputare la prima parte di gara con gli stessi pneumatici del sabato pomeriggio.

Le gomme anteriori sono ristrette di 25 mm, ragion per cui la distribuzione dei pesi è fondamentale per dare lo stesso carico alle quattro ruote e proprio per cercare di preservare le stesse, quest’anno sarà fondamentale utilizzare l’ala flessibile anteriore, ala prese poco in considerazione l’anno precedente.

Attraverso dei pulsanti sullo sterzo, il pilota può due volte al giro modificare l’ala di circa 6 gradi e quindi incidere notevolmente sul carico aerodinamico e modificare l’usura stessa delle gomme anteriori.

Chandhok prossimo alla Campos, Senna rischia


Colin Kolles, nuovo team boss della Campos, ha annunciato il prossimo acquisto della squadra, l’indiano Karun Chandhok, il quale potrebbe approdare dopo che il fondatore del team Adrian Campos ha ceduto le azioni al socio Jose Ramon Carabante.

L’accordo col pilota 26enne pare essere quasi concluso, soprattutto per il fatto che lo stesso abbia già effettuato un accordo con la Dallara, azienda che fornisce i telai al team di Formula 1.

Siamo rimasti molto impressionati delle prestazioni di Karun in GP2 e quindi siamo vicini ad un accordo” ha detto KollesL’India è un gran paese e sarebbe bello per lo sport avere un pilota indiano in griglia”.