Renault per Buemi e Suttil. Trulli non si pensiona


Pausa estiva, motori spenti e caschi appesi, ma il mercato piloti parla ancora di se, anche se i top team hanno confermato la loro linea di conducenti per l’anno avvenire, la Renault ed il pilota Petrov hanno tutti i requisiti per mischiare ancora le carte con i piloti militanti nelle squadre di centro.

Sebastian Buemi è tra i nomi comparsi per sostituire Vitaly nel team francese, ma lo svizzero felice di rimanere a Faenza è stato ulteriormente riconfermato dalla sua squadra e dalla Red Bull: “ La Red Bull mi ha aiutato in passato e mi aiuta ancora, per questo voglio rimanere ancora con loro”.

Adrian Suttil vive una situazione non molto facile, perché in passato il suo team era al centro di critiche per via di debiti che il proprietario Mallya non riusciva a togliersi da dosso. Il team indiano è cresciuto e quando i costi in F1 si abbasseranno sicuramente in Force India si avrà più agevolazione a lavorare con un basso budget, ma Adrian è un pilota promettente e non vuole firmare un contratto triennale con una macchina che non garantisce una seria evoluzione:”Sono felice di stare in Force India, ma io voglio andare avanti. I top team sono completamente chiusi, quindi è difficile trovare un posto”.

Sono solo voci quelle che indicano Jarno Trulli prossimo al pensionamento….

F1 in vacanza, ma Boullier attacca Alonso


Un dito verso il pilota della Ferrari. Niente di meglio ha saputo fare il team boss della Renault, che avendo preso il posto di Briatore ha stilato il resoconto dei potenziali della squadra di Enstone. Nel 2009 il team anglo-francese ha ottenuto a termine campionato un ottavo posto con soli 26 punti, mentre quest’anno la Renault ha raggiunto risultati brillanti col suo pilota Robert Kubica, di cui 2 podi.

Boullier ha così commentato:” l’anno scorso mancava gestione, indicazioni dall’alto e tutto il personale non era motivato” il team boss ha poi aggiunto soffermandosi sull’importanza del singolo ed in particolare del pilota. Non poteva mancare la critica sullo spagnolo Alonso, infatti se la Renault ha sostenuto un campionato assente è per via del fatto che il pilota asturiano dopo esser stato cacciato dalla McLaren e dopo il ritorno nel team col quale ha vinto 2 campionati del mondo, era consapevole che un giorno sarebbe approdato in Ferrari, dunque le motivazioni per fare bene nel 2009 erano del tutto inesistenti.

Al contrario gli elogi arrivano per l’attuale pilota Robert Kubica: “ E’ stato una cosa fondamentale per me……

Vettel lancia un sospiro, Ferrari cattivi esempi


Sebastian non si fa scappare l’occasione del “Carpe Diem” e sfrutta la disattenzione personale dei media per godersi il meritato relax dopo il Gran Premio della Germania. Adesso i riflettori sono sopra la Ferrari, oggetto di critica che la Red Bull si trascinava da tempo per via dei GP di Turchia e Gran Bretagna.

Fino all’Ungheria Vettel è certo di poter lavorare nella massima tranquillità, prendendo in considerazione solo le prestazioni della Red Bull, che alla vigilia del ritorno a Budapest si rivela permanente in termini di prestazione:” Per questa settimana saranno assenti le attenzioni e la pressione, ma torneranno successivamente” poi il tedesco ha commentato le prestazioni della Ferrari in pistala nostra macchina rimane forte, come lo è stato in Germania, ma la Ferrari ha fatto un passo avanti e nel prossimo circuito la loro macchina si adeguerà perfettamente alle caratteristiche tecniche”.

Vettel non è il leader del campionato, ma Lewis Hamilton. Nonostante ciò il pilota non è preoccupato ne della McLaren, ne tanto meno del risveglio in casa Ferrari:” ora è presto, solo alla fine del campionato sapremo quanto è valso la conquista…..

Ferrari assolta da Ecclestone, cambieranno le regole


Nessuno spazio per i festeggiamenti post gara in Germania per via delle critiche piombate all’interno del team. Ecclestone però questa volta è dalla parte del Cavallino e induce a far credere che grazie alla sua presenza nel consiglio della FIA World Motor Sport, si possa arrivare ad un accordo, un chiarimento che in fondo permetta alle singole squadre di procedere in futuro nell’interesse non solo del singolo ma dell’intero gruppo.

Io lo chiamerei comportamento di squadra. Le vetture hanno lo stesso colore, i piloti indossano la stessa tuta, quindi si corre per qualcosa di simile, appunto un team” ha spiegato il britannico.

Sulle possibili modifiche al regolamento FIA sono stati rilasciati i seguenti commenti:” Non lo so, dovremmo vedere. Sicuramente è qualcosa che deve essere discusso” poi Ecclestone ha continuato “Per quanto mi riguarda una squadra è una squadra e dovrebbe correre per il suo interesse”.

Come l’ex pilota David Coulthard aveva già ribadito, gli ordini di scuderia esistono fin dalla nascita della Formula 1 e che dunque l’unico rimedio sarebbe quello di far correre una sola macchina per team……

FIA, ali flessibili legali. McLaren pronta ad imitare

È già iniziata la rincorsa per il team di Woking dopo che la FIA a termine della gara di Hockenheim ha dichiarato legali le contestate ali anteriori che Red Bull e Ferrari hanno utilizzato per questo fine settimana. Il paddock è stato invaso dalle foto scattate nei rispettivi box delle squadre interessate, le stesse foto presentate alla commissione FIA per ottenere maggiori chiarimenti.

Le ali in questione sarebbero più basse di 25 mm, avvicinamento al suolo che regala un maggior carico aerodinamico alle vetture e quindi un ulteriore vantaggio.

Concesso il via libera al termine della gara, direttamente da un commissario della FIA, il team boss della McLaren Martin Whitmarsh ha sportivamente ammesso che per mantenere il ruolo di doppio leader nelle due classifiche è necessario che la squadra migliori la macchina in tempi ristretti, senza temporeggiare con inutili proteste:” Non abbiamo voglia di protestare. Il nostro modo di operandi è quello di rendere la macchina veloce nel minor tempo possibile, dunque massima concentrazione su questo”.

Fino ad ora abbiamo ottenuto buoni sviluppi e ne verranno altri nel futuro, perché voglio vincere questo Campionato del Mondo. La cosa giusta è quella di concentrarsi su ciò che facciamo e
come lo facciamo. Stiamo facendo quello che noi pensiamo sia il modo giusto per vincere questa
campionato.
” Ha spiegato Whitmarsh.

Ordini di Squadre: Webber impara da Massa!


Un consiglio, un buon auspicio ad una rassegnazione, perché tanto più delle polemiche infrasettimanali non cambierà assolutamente nulla. Gli ordini di squadra in Formula 1 ci sono da sempre stati, ci sono e ci saranno sempre, perché i forti interessi spingono i cervelloni dei team alla selezione del pilota più forte al quale affidare le sorti di un intero campionato. Se poi ci metti un due volte campione del mondo come Alonso, o un giovane talento come Vettel è chiaro che per i colleghi Massa e Webber il protagonismo diventa presente solo in rare occasioni dovute alle disobbedienza verso la propria squadra o al semplice caso fortunoso.

Durante il Gran Premio della Germania, chiaramente Fernando Alonso ha dimostrato di essere più veloce del compagno brasiliano, ma i veri fan dello sport vorrebbero che questi episodi, risalenti ai bei tempi di Schumacher e Barrichello, rimanessero al di fuori della nuova generazione di corse.

In Ferrari ciò che è accaduto questa domenica non è una novità. Da un punto di vista sportivo è triste vedere Felipe Massa cedere la prima posizione dopo un’ottima gara. la buona partenza dalla terza posizione, la piccola lotta dopo il pit stop, per cosa? Se poi alla fine tutto è stato assecondato da un ordine che ha costretto Felipe ad alzare il piede per vedersi sfrecciare avanti lo spagnolo.

Briatore a Maranello? Non per il caffè!


Qualcosa brucia nella pentola, ma sicuramente è da scartare l’ipotesi che l’ex manager della Renault F1 voglia ritornare in un ruolo sportivo come quello trascorso in passato. A pochi giorni dalla fine del Gran Premio di Silverstone e dalle polemiche inviate dalla Ferrari riguardanti le modalità di penalizzazione inflitte ad Alonso, Flavio Briatore assente da qualche anno dal circus della F1, per via dello scandalo Piquet, fa visita a Montezemolo attraverso un incontro che fa scattare tantissime ipotesi.

Briatore in Ferrari al posto di Domenicali è irrealizzabile semplicemente perché da entrambe le parti non c’è l’interesse ne la compatibilità. E’ vero dal 2013 Flavio potrebbe ritornare come protagonista nelle corse, ma recentemente lui stesso aveva rilasciato commenti contrati a tele ipotesi “La F1 di ora non mi piace più. L’adrenalina per ritornare non c’è più e poi non mi manca affatto”.

Briatore ombra di Ecclestone. Potrebbe essere un’opzione. la condanna inflitta a Briatore dopo lo scandalo di Singapore indica un allontanamento dalla corse dell’interessato, ma da un punto di vista commerciale, Flavio lavora ancora, vedi avvicinamento Pirelli alla Formula 1, oppure la proprietà dell’agenzia che gestisce piloti del calibro di Alonso e Mark Webber. Quando fu costituita la FOTA, a capo di essa prese la responsabilità Montezemolo, ma il ruolo commerciale fu assegnato proprio a Briatore.

Primi frutti per Lotus, ma contrari al KERS


Era prevedibile che la Lotus non avrebbe potuto competere con Ferrari e McLaren al suo primo ingresso in Formula 1, maggior ragione dopo la confusione del Budget Cup nella precedente stagione inseguita dall’era Mosley. Eppure dei riconoscimenti devono essere fatti al proprietario del team malese Tony Fernandes. La Lotus adesso si trova in posizione di poter arrivare al traguardo con entrambi i piloti, risultati che fino a qualche gara fa non erano immaginabili.

Il giusto lavoro di squadra è la chiave di successo della Lotus, già proiettata alla realizzazione della sua prima macchina per il prossimo campionato di F1. Dicesi prima macchina, perché l’attuale Lotus non è progettata dallo stesso team, ma è frutto di moltissimi acquisti di tutti i materiali riutilizzati successivamente per la creazione della vettura.

Proprio per questo motivo Fernandes, accostando gli elogi, ha rivelato la sua avversità verso la reintroduzione del KERS per il prossimo anno. Il sistema di recupero d’energia è già stato utilizzano nel 2009 da alcune squadre, ma poi abbandonato a causa dei suoi alti costi. Adesso team come Ferrari, Renault e McLaren pare siano interessati a portare nuovamente il sistema dentro lo sport automobilistico per fini commerciali; giustificazione sta nel fatto che il mercato automobilistico sta cercando innovatività nel campo dell’energia pulita.

F1, quando i “vecchi” cominciano a giocare


Ci sono tantissimi aspetti nascosti che rendono la Formula 1 sempre più affascinante. Vi siete mai chiesti perché sul sito ufficiale della Red Bull il maggior numero delle fotografie è riferita al giovane Sebastian Vettel? Semplice! Il team è austriaco e la parte in questione che la compone ha da sempre concentrato le attenzioni attraverso una ricca campagna di investimenti al pilota tedesco.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alle strepitose prestazioni di giovani debuttanti come Schumacher, Raikkonen, Alonso ed Hamilton, ma stiamo vivendo un nuovo evento nella Formula 1, dominato negli ultimi due anni da piloti trentenni sui quali nessuno avrebbe scommesso.

L’anno scorso toccò a Jenson Button, mentre quest’anno Mark Webber ha già conquistato due pole position, ha vinto entrambe le gare, battendo il proprio compagno di squadra.

Come se i veterani si stiano riprendendo la propria rivincita. I giovani piloti, come Vettel, Hamilton e lo stesso Alonso, provengono dai grandi programmi che hanno la finalità di indirizzare questi piloti fino alla massima categoria, apparecchiando per essi un tavolo preziosissimo col quale riscattare il proprio successo. Piloti come Webber e Button invece, hanno sempre arrancato in salita, con difficili carriere accompagnate da insuccessi e piazzamenti a metà griglia.

Come ha scritto sul suo diario in questi giorni James Allen, Webber può essere paragonato a Nigel Mansell. Entrambi i piloti hanno incominciato a percorrere la strada del successo dopo i 30 anni, infatti Nigel nel 1985 vinse due gare e l’anno successivo si mise in lista per il titolo piloti, perso proprio alla fine dell’ultima gara.

I media amano criticare, ma Schumacher sta tornando


Nonostante non curi più gli interessi di Michael Schumacher, Willy Weber ex manager del campione, ha attaccato i media che criticano il ritorno del pilota, sostenendo che Schumacher sta già dimostrando una grande passione, la stessa che grazie all’ausilio delle giuste risorse della Mercedes, lo porteranno alla conquista dell’ottavo titolo.

Le cose non sono andate per il verso giusto. L’anno scorso la Brawn grazie al progetto di una macchina in precedenza studiata, ha sfruttato l’occasione per aggiudicarsi il titolo con Button, ma quest’anno le cose sono diverse. Rosberg è già salito due volte sul podio, mentre attualmente la migliore prestazione di Michael è il quarto posto in Spagna, per non parlare della questione Monaco, con la sesta posizione tolta dopo il sorpasso in regime Safety Car ad Alonso.

Intervistato al News of the World , il manager tedesco ha detto:” i media amano dire sciocchezze su Michael. Tutti dicono che non sarebbe dovuto tornare dopo essersi preso una pausa di 3 anni. ma lui tornerà competitivo. Quest’anno assisteremo a qualche competizione nella quale Michael avrà la meglio e l’anno prossimo inizierà la seconda era Schumacher”.

Un nuovo nome per la RB6 di Vettel


Nessuna novità tecnica sul nuovo telaio che la Red Bull sta preparando per Istanbul, eccetto il nuovo nome che Vettel assegnerà come di consuetudine. Il telaio del tedesco è stato danneggiato a Monaco e così verrà sottoposto a delle riparazioni senza l’introduzione di nessuna novità.

Così come fanno i comandanti delle navi o come fecero i bombardieri americani durante la seconda guerra mondiale, anche per Sebastian la propria vettura è degna di essere battezzata con un nome sexy in riferimento ad una donna. Questo lato del giovane pilota evidenzia un’immagine molto umana, calda ma altrettanto divertente.

Anche Schumacher in un’intervista aveva confessato di aver spesso parlato intimamente con la propria auto, momenti che servivano a garantire al pluricampione la giusta concentrazione per portare la macchina in fondo al traguardo.