Gp Malaysia 2011, numeri e strategie


A Kuala Lumpur è tutto pronto per il secondo appuntamento con la Formula 1. Di seguito riportiamo alcuni dati tecnici con piccoli orientamenti su ciò che il week-end malesyano si presta ad offrire.

Lunghezza circuito: 5.554 kilometri

56 giri totali, 15 curve in un mix di bassa, media e alta velocità.

La velocità massima su rettilineo è di 321 km\h con DRS attivato – 300 senza.

In un giro la valvola a farfalla dell’acceleratore rimane aperta per il 70%

Per percorrere tutta la gara ci vogliono 153 kg di benzina

8 sono le zone di frenata. I freni vengono impegnati durante il giro per il 15%

Il tempo totale perso ai box per un cambio gomme è di 21 secondi

Ogni 10 kg costano 0.36 secondi al giro.

condizioni meteo sono soggette a velocissimi cambiamenti, gli acquazzoni solitamente giungono nel tardo pomeriggio. La gara avrà inizio alle 16(ora locale) e le temperature dell’ambiente gireranno intorno ai 32°, mentre quelle de tracciato saranno di 40°. La probabilità che durante tutto il week-end piova è del 60%.

La pirelli porterà gomme Hard e Soft. Se a Melbourne gli pneumatici si sono comportati bene in Malaysia sarà tutto diverso in quanto siamo in presenza di temperature più alte, un asfalto più ruvido ed in presenza di curve più veloci.

La gomme soft possono fornire prestazioni per non più di 8-10 giri, ragion per cui saranno presenti numerosi pit-stop con strategie complesse.

F1, KERS e ali mobili fallimento FIA


Il campionato mondiale 2011 di Formula 1 è ancora all’inizio, ma è giusto porre delle considerazioni in riguardo alle nuove tecnologie introdotte quest’anno per incrementare lo spettacolo attraverso un maggior numero di sorpassi.

Il KERS riconferma dopo il debutto nel 2009 l’inutilità di questo sistema costosissimo, pesantissimo e complicato. E’ evidente a tutti e lo schiaffo morale viene percepito direttamente quando Christian Horner al termine della gara in Australia vinta da Vettel , ammette che le due Red Bull hanno girato in qualifica ed in gara senza il sistema di recupero d’energia, smentendo le voci che indicavano un utilizzo di un mini-KERS per la partenza.

L’abbiamo usato venerdì, ma era un rischio potenziale. E’ una tecnologia piuttosto complessa e Adrian (Newey) è fatto così, non voleva compromettere l’aerodinamica della vettura” questi i commenti del tem boss della Red Bull.

Queste sono dichiarazioni pesanti che devono immediatamente attivare la FIA che spinta da team come Ferrari e McLaren ha accettato questa già persa sfida solo per accontentare i capricci dei costruttori nello sport.

Il KERS non serve. Hamilton non ha sorpassato Vettel all’inizio della gara, ne tanto meno intimorito il tedesco durante il proseguimento della gara. La Red Bull ha dominato una week-end senza aver montato il sistema.

F1, Buoni e Cattivi GP Australia


Di seguito riportiamo i momenti salienti del Gran Premio d’Australia evidenziando quei piloti che si sono distinti dal normale per ottime e pessime prestazioni.

-Buoni-: Vettel ottiene pole, vittoria senza nessuna sbavatura. E’ una garanzia. – Petrov è il primo pilota russo a salire sul podio, ma nonostante il pilota abbia dimostrato di essere cresciuto molto ci si chiede che cosa avrebbe fatto Kubica con questa Lotus Renault. – Alonso è vittima di una pole e partenza da incubo, ma in gara è autore della solita ma entusiasmante rimboccata di maniche con tanto di super prestazioni. – Perez è la sorpresa della giornata, perché arriva a punti dopo una deludente qualifica sopravanzando il suo compagno di squadra, ma soprattutto finendo la gara con un unico pit-stop. – Trulli porta la Lotus al traguardo riuscendo a farsi doppiare solamente una volta. Non è ironia se si considerano le prestazioni del 2010. – Di Resta deve ancora mostrare il meglio di se, ma per essere la sua prima gara in Formula 1 non si poteva chiedere di meglio – E’ già tanto che le due Virgin abbiano vinto l’incognita affidabilità, a maggior ragione D’Ambrosio ha finito davanti al veterano Glock, casualità?

-Cattivi-: la Mercedes ottiene un inizio da archiviare subito. Troppi problemi di affidabilità durante il pre-gara, sfortunati entrambi i piloti vittime di incidenti subiti. – Webber non brilla e sbaglia strategia montando per primo le dure, scelta che lo penalizzerà a favore di Alonso. – Button ha dimostrato di avere un ottimo passo in gara ma nel sorpasso ingiusto ai danni di Massa non ha reagito con la restituzione della posizione – Heidfeld è un disastro, non esistono parole migliori per descrivere…

F1, Perez miglior esordiente, futuro in Ferrari?


Questa nuova Formula 1 è spietata, è appena finita la prima gara che già emergono tantissime polemiche, nuovi pronostici, ma soprattutto arrivano i complimenti per Sergio Perez, il pilota esordiente della Sauber che è riuscito a finire la sua prima gara nella massima categoria automobilista davanti al compagno di squadra, ma soprattutto davanti a Felipe Massa.

E’ sembrato di rivedere Kimi Raikkonen quando debuttò con la Sauber, ma Perez si trova in una situazione di vantaggio. E’ giovane, coperto da un ricchissimo sponsor, ma soprattutto è già stato ingaggiato dalla Ferrari attraverso il suo progetto giovani piloti, posizione che sicuramente mette in secondo rilievo Jules Bianchi, pilota per il quale la Ferrari sta investendo moltissimo.

Perez non solo ha eseguito una gara perfetta arrivando a punti dopo esser partito 13mo, ma ciò che più sorprende è il fatto che il messicano ha eseguito un unico pit-stop, dunque il pilota è in possesso di caratteristiche di guida molto appetibili in una Formula 1 sempre in evoluzione e con l’incertezza pneumatici.

Basta guardare Massa, il pilota dopo un buon inizio di gara a difesa da Button ha dovuto ripiegare con le gomme dure e solo alla fine ha fatto il miglior giro. Per il brasiliano il campionato inizia malissimo, perché oltre a non esser competitivo col compagno di squadra può compromettere la sua carriera a favore del giovanissimo Perez.

F1, un piccolo KERS è il segreto Red Bull


Finite le qualifiche ci si è chiesto il perché la Red Bull abbia snobbato l’utilizzo del KERS. Effettivamente date le prestazioni della macchina, i piloti non hanno necessitato tale utilizzo e quando la questione è stata chiesta a Mark Webber, il pilota ha risposto dicendo che questa politica era stata pianificata dalla squadra.

Adesso in Australia tutti cercano di indagare il perché di tale scelta. La risposta più plausibile sta nel fatto che la Red Bull utilizza un sistema ridotto del KERS, ovvero un sistema con una batteria più piccola che gli permetterebbe esclusivamente di utilizzare l’energia cinetica alla partenza della gara.

Questa strategia è molto utile dato che il problema principale del KERS, oltre ad incrementare di 20 kg il peso della vettura è quello della distribuzione di tali pesi, in quanto le batterie che Ferrari o McLaren montano sono molto ingombrati e quindi difficili da distribuire a seconda del bilancio che si vuole ottenere.

Così facendo la Red Bull si assicurerebbe di non perdere posizione in partenza, perché considerando che a fianco di Vettel partirà Hamilton, è impensabile che il tedesco senza KERS possa difendersi dall’attacco dell’inglese. In questo modo invece, la Red Bull ha l’occasione di avere una macchina più semplice da configurare e allo stesso tempo con tanto di KERS da utilizzare nella parte più critica della gara, cioè appunto l’inizio.

GP Australia, KERS inutile? Pirelli tradisce Ferrari


Sorprendente il fatto che queste Formula 1 sono più veloci di mezzo secondo, almeno questo è il riscontro con le prestazioni a Melbourne rispetto al 2010. Nonostante le macchina pesano 20 kg di più e la Pirelli ha sostituito la veterana Bridgestone, l’introduzione del KERS e dell’ala mobilie ha indiscutibilmente velocizzato lo sport.

Ma il KERS è singolarmente sinonimo di vantaggio da un punto di vista prestazionale? Le qualifiche conquistate da Vettel a Melbourne sembrano aver evidenziato la complessità che questo sistema può portare, infatti il tedesco della Red Bull ha ammesso di non aver utilizzato il sistema di recupero d’energia, diversamente da Hamilton che ha accusato un problema di potenza al motore, compromettendo il sistema di frenaggio da come ha dichiarato successivamente Whitmarsh alla BBC.

La vera sorpresa è la insoddisfacente prestazione della Ferrari. Alonso non sembra abbattuto durante le interviste, ovviamente siamo all’inizio di campionato, ma lo spagnolo ha poi ammesso che il vero problema della Ferrari durante le qualifiche del sabato è stato la mancanza di Grip, problema non riscontrato nelle prove libere.

Il vero allarme che dovrebbe far preoccupare la Ferrari, ed Alonso lo ha specificato molto bene è la vicinanza di team come Renault, Sauber e Toro Rosso. Questo inverno la Ferrari godeva di un distacco di oltre un secondo da queste squadre, mentre adesso il Cavallino rampante che vanta solamente 3 decimi sente il fiato sul collo.