Il caso Sutil è l’opportunità di Hulkenberg


Nessun augurio, nessuna presunzione, solo curiosità intrecciata ad una storia uguale che in passato diete l’occasione a Michael Schumacher di scavalcare i tempi di attesa del suo debutto in F1.

Recentemente il pilota Adrian Sutil è stato accusato di aver aggredito durante una festa Eric Lux, il co proprietario della Genii Capital nonché della Renault F1. A denuncia fatta adesso il pilota tedesco ne dovrà rispondere e pare che nel mezzo verrà tirato Lewis Hamilton, amico stretto dell’accusato, pur non avendo partecipato alla rissa.

L’incidente avvenuto in un night club di Shangai è poco chiaro, ma a quanto pare la parte lesa pare esser stata ferita da un oggetto di vetro.

Nel 1991 un caso molto simile, seppur meno grave, successe al pilota Bertrand Gachot, accusato di aver aggredito un taxista nel cuore di Londra. Il pilota ritenuto colpevole fu arrestato e al suo posto alla Jordan decisero di far correre il debuttante 22enne Michael Schumacher. In quella prima occasione, svoltasi in Belgio, Schumacher ottenne un settimo posto durante le qualifiche dimostrando alla luce di tutti il talento che possedeva.

A tal proposito dato il serio episodio del pilota Force India, pare scontato che Nico Hulkenberg già debuttante nel 2010 con la Williams, nonché attuale riserva della squadra indiana, possa in un futuro molto vicino ritrovarsi come pilota titolare.

F1, le squadre rifiutano il ritorno dei test


In occasione del Gran Premio d’Europa il presidente della FIA Jean Todt ha intenzione di discutere coi team di Formula 1 la reintroduzione dei test durante la stagione. Decisione che darebbe ai giovani piloti provenienti dalle categorie inferiori l’occasione di mettersi in vetrina.

La proposta avrebbe dovuto suscitare entusiasmo, ma in questi giorni si è assistito ad un vero e proprio rifiuto dei team, contrariamente alteam Ferrari che accoglie a braccia aperte la proposta. Si presentano così i presupposti per dividere l’opinione in Formula 1.

Piccoli team e Red Bull si sono opposti. La minaccia di un possibile aumento dei costi è il motivo di questa posizione, ma la Red Bull che non soffre di problemi finanziari è consapevole che il suo punto forte sta proprio nella progettazione a porte chiuse e quindi nell’intuito del progettista Adrian Newey che negli ultimi anni ha realizzato bolidi in grado di vincere campionati.

Così Christian Horner si è giustificato ad Austosport:” Penso che l’equilibrio che abbiamo è giusto, con i test nella pre-stagione e nel dopo stagione con i giovani piloti. E’ vantaggioso sia per le grandi squadre che per le piccole”.

Otmar Szafnauer dalla Force India ha espresso così la sua opinione:”Quando ero alla Honda avevo contestato il divieto dei test, ma guardandomi indietro penso di aver sbagliato. Nessun test durante la stagione consente di risparmiare un sacco di soldi”.

Il presidente della FOTA e team principal della McLaren Martin Whitmarsh, assumendo una posizione centrale ha così spiegato il suo dissenso:” Molte squadre vorrebbero più prove, ma dobbiamo essere più rispettosi verso le piccole squadre. Col divieto abbiamo avuto modo di contenere i costi”.

La Ferrari è tra i team che invece è disposta a far provare le proprie macchine durante il campionato. Come ben sappiamo a Maranello diversamente dai team

F1, le strane vicende attorno Williams


Ai tempi che furono la Williams ottenne 7 titoli costruttori e tra il 1980 ed il 1997 vinse 9 titoli piloti, record battuto poco dopo dalla Ferrari negl’anni gloriosi di Michael Schumacher.

Ayrton Senna, Alain Prost, Alan Jones, Nelson Piquet, Jacques Villeneuve e la coppia Britannica Nigel Mansell e Damon Hill, questi tra i nomi più gloriosi che il team fondato da Frank Williams presentò al mondo della Formula 1.

Eppure oggi stiamo assistendo ad un’altra storia. Il campionato 2011 con appena 3 gare trascorse ha consegnato alla Williams zero punti lasciando l’intera squadra in una situazione estremamente difficile e che mette in serio rischio il ruolo di alcuni componenti chiave.

Il presidente Adam Parr ha spiegato il suo rammarico per i deludenti risultati, mentre le azioni di Francoforte rimangono in fase di stallo per tutti gli investitori pubblici, Toto Wolff uno degli ultimi soci sta sempre più intensificando pressioni sulla squadra.

A giocarsi la testa sono il direttore tecnico Sam Michael, recentemente difeso da Barrichello, Jon Tomlinson e il capo progettista Ed Wood. Michael fra tutti sembra aver acquisito il ruolo di capo espiatorio del malessere che in questo inizio stagione assiste la squadra e quindi non è da escludere che nelle prossime gare avremo dei cambiamenti nei diversi ruoli.

A prescindere dalle responsabilità il vero problema della Williams è la motivazione, infatti lo stesso presidente Parr aveva spiegato che la squadra non ha intenzioni di vincere, ma l’obiettivo di raggiungere la quinta o sesta posizione nella classifica, strategia che permetterebbe la sopravvivenza del team. Non ci sono ne risorse, in quanto Williams non è un costruttore di auto a differenza di team come Ferrari, ne tanto meno volontà di ambire a qualcosa di più.

Un errore simile fu quello di lasciarsi scappare Adrian Newey alla McLaren nel 1996. Newey infatti, approdato a Grove ad inizio anni 90, fu il promotore di vetture che vinsero diversi mondiali, ma il suo malcontento generato da una mancata assegnazione a ruolo maggiore lo costrinse a trasferirsi a Woking.

Cercasi pilota indiano per Formula 1


La Formula 1 non è uno sport accessibile a tutti, possibilmente in qualche parte nel mondo esistono uomini con capacità di guida migliori di Vettel, Schumacher o del mitico Senna, uomini che però non possiedono gli strumenti e finanziamenti per potersi permettere quest’avventura.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi programmi delle squadre stesse per giovani piloti. Conosciamo quello della Red Bull, la McLaren ne possiede uno e quello della Ferrari diretto da Luca Baldisserri è forse il più recente.

Adesso la Force India spinta dall’imminente ingresso del Gran Premio di casa che si terrà quest’anno ad ottobre ha ufficialmente lanciato il suo programma che ha per scopo quello di individuare giovani talenti da immettere nel mondo dell’automobilismo per poi raggiungere il vertice e quindi la Formula 1.

Uno su un Miliardo” questo è il nome del programma interamente finanziato da Exxon Mobil. 7 incontri di Karting selezioneranno 100 giovani dall’età compresa tra i 14-17 anni, dopodiché si terrà la finalissima tra 10 piloti a Silverstone. Il vincitore sarà presentato ad ottobre contemporaneamente alla presentazione del Gran Premio indiano.

Il vincitore avrà un contratto sportivo triennale, il 2012 sarà interamente finanziato e trascorso presso una serie Motorsport competitiva nel Regno Unito. Al secondo classificato spetterà un premio simile ma da trascorrere in India. L’intero programma di ricerca si ripeterà ogni 2 anni.

Force India F1 Team Academy si assume l’onere di questo programma educativo incaricandosi di formare qualche giovane pilota di nazionalità indiana proprio per accompagnare le esigenze della nazione.

F1 Turchia, aggiornamenti e strategie dei team


La Formula 1 si avvicina sempre di più all’Europa e come ogni anno dopo le prime gare, le squadre introducono i primi pacchetti consistenti che permettono di mischiare le carte in tavola. Il team boss della Renault Eric Boullier ha spiegato che la F1 è sempre in costante aggiornamento, infatti nelle precedenti gare sono state inserite delle modifiche, ma in previsione del Gran Premio della Turchia sveliamo quelle che sono le varie strategie delle squadre.

Ferrari. Negl’alti livelli chi si ferma è perduto e dalla squadra italiana ci si aspetta una risposta dopo la pausa di 3 settimane. L’inizio deludente deve ritrovare immediatamente un riscatto e sicuramente a Maranello gli ingegneri non se ne saranno rimasti con le mani in mano.

Mercedes. Michael Schumacher nonostante una scarsa prestazione in Cina è soddisfatto del livello della macchina grazie alla prestazione di Nico Rosberg. Adesso la macchina ha un buon potenziale per raggiungere il podio e come ha riferito Ross Brawn ad Istanbul ci sarà un pacchetto di aggiornamenti.

Renault. Il team di Estone è alla ricerca del grande salto. Il direttore tecnico James Allison ha spiegato che le condizioni della Turchia sono molto simili a quelle di Cina e Malaysia, gare dove la R31 si è comportata bene sia in qualifica che soprattutto in gara. Gli aggiornamenti per la Renault riguarderanno: un nuovo alettone anteriore, modifiche al naso, aggiornamenti per la zona presa d’aria ed alcune modifiche al piano.

Teixeira, futuro in F1 con le spalle coperte


Ennesimo pilota pagante che si appresta ad entrare nel mondo della Formula 1. Dopo Petrov, Maldonato e il meritevole Perez adesso anche Ricardo Teixeira, portoghese con doppia nazionalità angolana, già pilota di riserva del Team Lotus, nonché pilota in Formula 2 vede il sogno di raggiungere la Formula 1 sempre più vicino.

Teixeira è stato impegnato col team di F1 mercoledì presso l’aeroporto di Duxford nel Cambridgeshire, in un evento che confermava l’acquisto del marchio Caterham. Il pilota entusiasta di ritornare a guidare la macchina di Kovalainen e Trulli ha riferito di essere impegnato per via della ricerca di un sedile da titolare.

A quanto pare il pilota non è tanto lontano dal realizzare il suo sogno, in quanto nell’Angola, il suo paese d’origine è presente la Sonangol, la società che gestisce risorse di idrocarburi. Gestione petrolifera, distribuzione carburante, produzione olio, queste sono tutte le attività che rendono ricchissima questa azienda che in gran parte è di proprietà del governo. E non solo, infatti l’azienda oltre a rappresentare più della metà del PIL dell’Angola è un fornitore importantissimo della Cina, possiede attività pure nelle telecomunicazioni, nel settore aereo e bancario.

Angola è oggi tra i paesi maggiori in via di sviluppo in Africa e Sonangol ha tutte le carte in regola per subentrare nel mondo dei motori. Già un suo precedente interesse si è visto quando nel 2009 ha sponsorizzato il team di calcio nella Formula Superleague, mentre attualmente è lo sponsor ufficiale che accompagna proprio il pilota Teixeira.

Sauber spiega l’importanza dei soldi in F1


Per essere veloci in Formula 1 è necessario avere buona esperienze ed idee. Ma senza soldi difficilmente si va lontano e in uno sport come questo è necessario avere sempre le giuste risorse perché è un’interminabile sviluppo, un quotidiano aggiornamento e chi si ferma è perduto e rischia di finire ultimo o di non finire proprio.

Peter Sauber parla chiaro, la sua squadra ha iniziato bene questo 2011 ma necessita di liquidità per mantenere alta la prestazione delle sue macchine che hanno raggiunto quasi sempre la zona punti.

Il 2010 è stato un anno difficile, la macchina era tutta bianca, mancavano gli sponsor e quindi i soldi. Quel momento di difficoltà poteva ripetersi quest’anno, ma fortunatamente gli sponsor sono arrivati.

Poi ha aggiunto che i piani ambiziosi ci sono sempre stati, ma mancavano le risorse finanziarie per supportarli:”Inevitabilmente in una squadra dalle nostre dimensioni, dove le idee degli ingegneri sono superiori alle risorse a loro disposizione, ulteriori risorse finanziarie si traducono direttamente in termini di prestazioni. Continueremo la nostra ricerca di altri sponsor“.

Lo stesso Sauber ha rivelato alcuni importanti dettagli per la prossima gara. Ecco perché in Turchia avremo una Sauber meno competitiva: “Diverse squadre hanno annunciato che porteranno pacchetti di sviluppo estensivi per la prossima gara di Istanbul, ciò potrebbe scuotere l’ordine ancora una volta. Abbiamo un grande aggiornamento previsto per la gara a Barcellona“.

Vince chi ha più soldi o attira più soldi chi vince di più?

F1, dal 2013 motori elettrici nei box


Il mondo sta cambiando e la Formula 1 non sta ferma a guardare. In questi giorni si discute moltissimo sul futuro dello sport e se già erano stati presentati gli anticipi sui motori a 4 cilindri, Adam Parr presidente della Williams ha svelato un nuovo dettaglio che potrebbe cambiare significativamente il mondo delle corse. Infatti proprio dal 2013 si vuole introdurre un motore ibrido, che permetterà alle vetture di utilizzare solo all’interno della pit lane un’alimentazione esclusivamente elettrica.

Questa è una notizia assolutamente innovativa in uno sport come la Formula 1 che ha sempre chiuso la porta in faccia alle iniziative che permettessero un avvicinamento alle esigenze ecologiche dell’ambiente.

Tante, tantissime saranno le novità che si vedranno se veramente la F1 imboccherà questa direzione nonostante i recenti scontenti di Montezemolo ed Ecclestone.

Ci sarà un KERS 4 volte più potente e i motori a 4 cilindri saranno turbo aspirati.

Stai per avere un propulsore che genera oltre 800hp da quattro cilindri. Credo che il suo suono sarà fantastico. Andremo a correre in modalità completamente elettrica nella pit-lane” ha detto Parr.

Hai tecnologia all’avanguardia, dico anche per il futuro della auto stradali, si sta procedendo per inviare un messaggio sulle condizioni ambientali e di ciò che la tecnologia può fare” conclusioni del presidente Williams.

Adesso si attenderanno le risposte degli altri protagonisti dello sport. Sicuramente la novità sarà soggetta a moltissime critiche, anche se pare che per il mercato delle auto

GP Cina statistiche, Vettel ad un passo dal titolo del mondo


Statistiche e libri di storia parlano chiaro. Se Vettel vince domenica a Shangai potrebbe mettere il sigillo sul suo secondo titolo iridato, anche se i festeggiamenti ufficiali dovranno attendere Abu Dhabi. Su 61 anni di gare in Formula 1, 4 piloti che hanno vinto nelle prime 3 edizioni di un campionato si sono rispettivamente aggiudicati a fine anno il titolo di campione del mondo.

Esattamente è accaduto 6 volte nella storia, ma Michael Schumacher fu autore per 3 volte. Il primo ad essersi laureato campione del mondo dopo aver vinto le prime 3 gare consecutive del calendario è stato Ayrton Senna nel 1991 con la McLaren (Phoenix, Sao Paolo, Imola). Un anno dopo fu Nigel Mansell su Williams Renault ( kyalamy, Mexico City, Sao Paolo), Damon Hill nel 1996 (Melbourne, Sao Paolo, Buenos Aires), mentre Schumacher è riuscito nell’impresa nel 1994 con la Benetton e successivamente in Ferrari nel 2000(il primo titolo in rossa) e nel 2004(settimo ed ultimo mondiale vinto).

Hanno vinto il campionato piloti di F1 anche i seguenti piloti, dopo essersi aggiudicati almeno una tripletta consecutiva, ma non ad inizio campionato: Alberto Ascari 1952, Juan Manuel Fangio 1954, Jack Brabham 1960- 1966, Jim Clark 1963-1965, Jackie Stewart 1969-1971, Jochen Rindt 1970, Niki Lauda 1988, Ayrton Senna 1988, Alain Prost 1993, Schumacher 1995-2002-2003, Fernando Alonso 2005, Button 2009.

Ovviamente ci sono pure le eccezioni, le stesse che servono a non farci commettere l’errore prematuro di puntare tutti i nostri risparmi sulla vittoria stagionale del pilota Red Bull.

Questi piloti che seguono sono riusciti a compiere 3 vittorie consecutive, ciò nonostante a fine campionato hanno subito la sconfitta: Nel 1989 Senna ha dominato 3 volte di seguito ma sarà Prost ad aggiudicarsi il titolo e lo stesso accadrà un anno dopo ma con i protagonisti nei ruoli invertiti. Stesso film per Mansell nel 1991 e per Damon Hill nel 1994.

GP Malaysia, promosse Pirelli, bocciate ali mobili


Tantissimi sorpassi, colpi di scena, ma l’attenzione principale di oggi era tutta sul rettilineo principale per verificare se l’ala mobile diversamente che a Melbourne cambiasse qualcosa. Per quello che ci si aspettava dal DRS non c’è stato un positivo riscontro in termini di spettacolo, forse ufficialmente si può dire che la FIA ha fallito.

Diversamente c’è stata molta confusione, non è stato chiaro quando i piloti facevano ricorso al sistema e perché a volte non lo utilizzavano, ma soprattutto non si capisce se fondamentalmente questo sistema da un vantaggio.

A mischiare le carte invece sono state le Pirelli. Ci sono stati parecchi pit-stop, Alonso ed Hamilton si sono dovuti fermare più degli altri, il primo causa incidente, il secondo per via del suo stile di guida che manda in surriscaldamento le gomme.

Piloti al limite, costantemente attenti alle prestazioni degli pneumatici. I premiati alla fine sono quelli come Button che hanno saputo gestire le gomme dall’inizio alla fine, lodati appunto per il pregiato stile sensibile.

Le soft della Pirelli hanno rispettato le previsioni in quanto hanno garantito una percorrenza massima di 12-13 giri, mentre a sorprendere sono state le gomme hard che come nel caso di Webber e Hamilton hanno costretto i rispettivi piloti ad entrare più del previsto ai box.