Vettel comincia a collezionare record come a Shumy


Ha tantissima strada davanti a se, per non parlare di un probabile futuro in rosso, ma a 24 è già quasi due volte campione del mondo ed in virtù della doppietta Sebastian Vettel sta per incominciare a scrivere il suo nome nell’albo dei record, come il suo connazionale Schumacher.

Punto di forza per Vettel e la Red Bull è la prestazione in qualifica, nonostante il pilota tedesco abbia spiegato che secondo il suo parere il master nelle prestazioni da qualifica rimane e rimarrà il brasiliano scomparso Ayrton Senna: “Bello sentirselo dire, ma credo che il più impressionante – e probabilmente sarà per sempre – è Ayrton Senna Vettel ha spiegato “La quantità di pole che ha ottenuto nel corso di un anno e poi per tre e quattro anni di fila, credo che sia il punto di riferimento reale“.

Ma vediamo i record di Sebastian Vettel:

1)Schumacher nel 2002, anno in cui la Ferrari dominò grazie alla realizzazione di una macchina perfetta, dalla quale nacque la successiva F2003 GA, vinse il mondiale con un totale di 144 punti su 170, ovvero con l’84,7%.Il 2011 non è ancora finito, ciò nonostante il tedesco della Red Bull ha totalizzato 284 punti su 325, cioè l’87,4%.

Legame Red Bull-Renault, un semplice accordo?


Durante il Gran Premio d’Italia è stato annunciato che la Renault ha stretto un lunghissimo e fortissimo legame con la Red Bull, un contratto che non copre soltanto la fornitura degli attuali motori V8 fino al 2013, infatti anche quando verranno introdotti i motori V6 da 1,6 litri turbo la partnership continuerà, segno di reciproca fiducia tra le parti.

La Renault che è stata sempre accusata di costruire propulsori poco potenti è stata smentita dopo che Vettel ha dominato sia a SPA che a Monza, i tempi della velocità in Formula 1, in più è doveroso ricordare che i motori francesi sono affidabilissimi, quest’anno non si è assistito al minimo problema.

La Renault che oltre a fornire l’attuale Lotus-Renault con i suoi motori, non è più in Formula 1 come titolare di un team, anche se quest’ultima porta il suo nome, il proprietario è la società di investimenti Genii.

Sembra però che quest’ultimo accordo tra le due parti sia qualcosa di più intenso, una legame tecnico molto intrinseco, segno che forse la Renault stia valutando un ritorno ad una partecipazione più consistente nello sport.

Al numero due della Renault, Carlos Tavares è stato chiesto cosa pensa sulla questione Renault ed un possibile ritorno in qualità di proprietario di team:” Avere un team di F1 come produttore è un’arma a doppio taglio. Devi vincere. E se non si vince, è una cosa seria. La soluzione di essere un fornitore di motori ha un senso ed è chiaramente più accettabile nel lungo tempo per un costruttore”.

La Red Bull è un team vincente e sicuramente rimarrà ai vertici per altri anni, economicamente non hanno problemi , l’esperienza c’è e il giusto personale non manca.

Il futuro della Toro Rosso è lontano dall’Italia


L’ex Minardi che nel 2005 fu acquistata dall’azienda Red Bull e convertita in Scuderia Toro Rosso è davanti ad un futuro molto incerto, non in termini finanziari, ma riguardo a quella che sarà la sua origine ed in particolare la nazionalità dei suoi proprietari.

Quando nel 2006 Gerard Berger ottenne il 50% della quota, la Red Bull accettò molto lieta questa avventura, perché cosi facendo si ritrovava sulla griglia di partenza 4 macchine, il che permetteva la ripartizione dei costi dovuta a gli sviluppi. La Toro Rosso non era l’unica macchina cliente e così la FIA decise che dal 2010 ogni squadra in Formula 1 doveva realizzare da se il proprio telaio, in pratica i team piccoli dovevano provvedere da soli al sostentamento tecnico delle loro auto.

Berger ovviamente non accettò questa sfida e vendette la sua quota alla Red Bull che fin dal 2009 mise in vendita il team italiano, che per fortuna o per assenza di acquirenti sul mercato, nessuno comprò. La verità è che nessuna azienda era interessata in quanto a Faenza non avevano le attrezzature per l’auto mantenimento, così Mateschitz da grande imprenditore ha investito nell’ampliamento della fabbrica italiana e nell’acquisto di una galleria del vento in Inghilterra, in modo da ottenere in futuro maggiori interessi da parte di probabili acquirenti.

Questo sembra essere accaduto, infatti segnali indicano la vendita di parecchie azioni della Scuderia Toro Rosso alla società di investimenti di Abu Dhabi Aabar.

Come tutti sappiamo gli arabi sono molto interessati a trasformare la loro terra in un centro motoristico di alto spicco, infatti proprio ad Abu Dhabi è stato costruito recentemente il tracciato di Yas Marina ed il Ferrari World, anche se quest’ultimo non ha ancora riscattato le aspettative passate.

Momenti Salienti Gp d’Italia 2011


Riassumiamo quelli che sono stati i momenti più particolari e belli di questo Gran Premio d’Italia, amaro per non aver visto, diversamente dal 2010, una Ferrari trionfante, ma pur sempre spettacolare e da brivido solo come Monza sa trasmettere.

La partenza di Alonso – Lo spagnolo è quarto ma balza al primo posto bruciando tutti, purtroppo l’entusiasmo scomparirà quando Vettel lo sorpassa e si mette in fuga.

Strapotenza Red Bull-Vettel – Incontrastati, altra storia. Gli scorso anni la Red Bull peccata nei circuiti veloci con basso carico aerodinamico per via dei poco potenziati motori Renault, ma da quest’anno il film è cambiato. Un dominio continuo da per tutto.

Un tedesco che ricorda la storia d’Italia – E’ stato lo stesso Vettel a rendere la sua vittoria più dolce a noi italiani, grazie ai suoi ripetuti gesti che hanno ricordato la storia della nostra nazione. Il campione del mondo ha anche dimostrato un grandissimo carattere fuori dalla sua macchina, trattenendosi a mala pena sul podio davanti ad un oceano di fan.

Un fortissimo Schumacher – Forse quando nel 2007 debuttò Hamilton, in molti davanti alla sua bravura si sono chiesti come sarebbe stato un duello tra l’inglese e il sette volte campione del mondo. Monza ci ha regalato circa 30 giri di questo desiderato momento. Michael grazie ad una ritrovata e velocissima Mercedes ha dimostrato di essere un pilota fortissimo, ma alla fine la superiorità McLaren ha trionfato.

Button sempre più avanti di Hamilton- Lewis è testardo e non riesce a sorpassare Schumacher per quasi metà gara. Si rivolge persino ai box per contestare lo strano stile di guida del tedesco che guarda un po’ gli appartiene (vedi Malaysia 2011 sorpasso Petrov). Mentre tutto questo accade, Button adopera il suo ingegno ed al primo tentativo riesce a sfruttare le debolezze del pilota Mercedes sorpassandolo diversamente da Hamilton che dovrà attendere ancora altri giri. Jenson sale sul podio e si allontana ancora un po’ in classifica dal suo compagno. Forse è meglio per la McLaren assecondare le sue richieste contrattuali.

Massa correva pure – Non è un rimprovero, anzi. Il pilota della Ferrari ha ottenuto una buona partenza ma speronato da un incosciente Webber finisce in testa coda. La sua gara compromessa si conclude dignitosamente con un sesto posto ed una rimonta coperta dallo spettacolo dei piloti di testa.

Vettel vince e commuove Monza corteggiando l’Italia

Il Gran Premio d’Italia finisce con una netta sconfitta per la Ferrari nonostante i buoni propositi nei primi giri grazie alla straordinaria partenza di Fernando Alonso, ma tutto cambia quando la Red Bull di Vettel ha imposto il suo ritmo e da li fino alla fine il tedesco si è mostrato impeccabile, imprendibile e fortissimo, un’altro livello.

 

Alla fine Alonso è stato passato anche da Button e tallonato da Hamilton, ma almeno è riuscito ad affacciarsi al pubblico italiano dal podio, un terzo posto di consolazione regalato da Michael Schumacher attraverso una delle più belle prestazione dal suo ritorno alle corse, infatti se non fosse stato per il sette volte campione del mondo che ha tenuto per diversi giri Hamilton alla spalle, la Ferrari non avrebbe mai ottenuto tale risultato.

Montezemolo e la F1 del futuro: Internet, Ibrido e terza vettura


Il presidente della Ferrari è al centro dei riflettori in questo week-end. Oltre ad aver parlato della Ferrari e del suo futuro ha spiegato quelle che secondo lui sono le strade da seguire per il bene prossimo dello sport.

No F1 a pagamento in TV – Montezemolo desidera vedere più persone coinvolte nello sport. La sua strategia è maggior partecipazione grazie ad internet e a dispositivi come IPad. Il no è per una Formula 1 a pagamento anche dal divano di casa, mentre è necessario attirare più persone negli autodromi, dunque proporre biglietti più accessibili in quanto oggi costa meno viaggiare in aereo nel week-end che andarsi a vedere una gara.

No macchine elettriche, Si KERS – “Per me la F1 è la prestazione estrema, dello sport, e tecnologia innovativa in termini di prestazioni” questi i commenti del presidente che esclude completamente un futuro verde per la Formula 1. Il mercato dell’auto richiede sempre più rispetto per ambiente e soprattutto riduzione dei consumi, ma la Formula 1 deve rimanere il top della velocità. Si invece all’ibrido, tecnologia che può essere trasferita anche nelle vetture stradali.

Terza vettura, spazio ai giovani – “Terza vettura, spazio ai giovani – “Farò del mio meglio per convincere per tre semplici motivi, non solo per la Ferrari. Anzitutto, il divario tra le migliori squadre e gli altri è molto, molto grande. Secondo una gara di oggi per un piccolo team è costosa quando si deve sviluppare una nuova vettura.

Montezemolo promette Ferrari forte senza Newey


Il presidente della Ferrari è presente a Monza nonostante i molti impegni professionali e la sempre più vicinanza al mondo della politica italiana, ma questo week-end l’argomento centrale è il futuro della Ferrari, il ritorno alla vittoria grazie and una squadra senza il genio Adrian Newey.

Il presidente non ha smentito l’interesse per il progettista della Red Bull, perché è nella politica Ferrari avvicinare i migliori tecnici come i migliori piloti, ma sembra che in 20 anni non si sia mai raggiunto un accordo tra le parti, ragion per cui Montezemolo spiega il perché la Ferrari potrà vincere da sola:” Io rispetto tutto ciò che faceva. E ‘più o meno lo stesso con i piloti, ma sono anche assolutamente fiducioso che, con tutto il rispetto per Adrian Newey, possiamo avere una macchina molto competitiva l’anno prossimo” il presidente ha continuato” Ho una grande opinione di Adrian Newey, ma sono lieto e felice con i miei tecnici e lieti di avere il miglior pilota al mondo che è Fernando e anche lieti di vedere, in particolare nella seconda metà di questa stagione, una buona reazione da Felipe “.

Già in precedenza Stefano Domenicali aveva svelato l’intenzione della Ferrari di ritornare alla vittoria grazie alla creazione di una squadra invincibile costruita attorno ad Alonso. Il discorso è poi ripreso da Montezemolo che ribadisce la delusione di essersi fatto scappare i due mondiali nel 2008 con Massa e nel 2010 con Alonso, in entrambe occasioni nell’ultimo evento di campionato.

GP Monza, Vettel pole, Ferrari soffre in casa


Incontrastato il tedesco ripartirà dalla pole come nel 2007, quando vinse la sua prima gara con la Toro Rosso. Hamilton e Button, gli unici due rivali della Red Bull partiranno secondo e terzo, mentre Alonso ripiega con la quarta posizione.

Webber si infila quinto tra le due Ferrari, quindi l’ottimo piazzamento di Petrov che partirà settimo e poi le due Mercedes con Schumacher che batte Rosberg. Chiude la Top ten Senna.

Le battaglie interne tra i team in queste qualifiche di Monza vedono vincere Di Resta alla Force India, Barrichello alla Williams, Perez alla Sauber e Buemi alla Toro Rosso. Alguersuari non ha raggiunto la Q2, mentre Ricciardo per la prima volta batte in qualifica il compagno Liuzzi.

Pos Driver Team Time Gap
1. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m22.275s
2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m22.725s + 0.450
3. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m22.777s + 0.502
4. Fernando Alonso Ferrari 1m22.841s + 0.566
5. Mark Webber Red Bull-Renault 1m22.972s + 0.697
6. Felipe Massa Ferrari 1m23.188s + 0.913
7. Vitaly Petrov Renault 1m23.530s + 1.255
8. Michael Schumacher Mercedes 1m23.777s + 1.502
9. Nico Rosberg Mercedes 1m24.477s + 2.202
10. Bruno Senna Renault No time