F1, Numeri e segreti GP Giappone


Benvenuti nel Gran Premio del Giappone! Quest’anno la gara del sol levante potrebbe essere l’occasione per assistere alla vittoria del titolo iridato da parte di Sebastian Vettel, ma McLaren e Ferrari sono apparse molto vicine alle Red Bull durante le libere, ragion per cui Vettel potrebbe essere costretto a posticipare la sua seconda laurea in F1 al prossimo appuntamento.

Questa circuito è di proprietà della Honda, unica partecipazione rimasta del colosso giapponese dopo il ritiro nel 2009. La gara, paragonabile per spettacolarità solo a SPA è caratterizzata dalla simile forma ad 8 con curve velocissime, in particolare la 130R, percorribile a 300 km\h. Questo circuito rimarrà per sempre nella storia della Formula 1 grazie all’episodio nel 1989 che vide Prost buttare fuori di pista Senna. Il dottore vincitore del campionato del mondo vedrà restituito il gesto un anno dopo dal brasiliano.

53 sono i giri della gara di domenica, per un totale di 307.471 km. 18 sono le curve in totale, mentre il setup della macchine verrà impostato per un’alta deportanza. La velocità massima raggiungibile con l’ausilio del DRS è di 324 km\h.

Webber: “Sarò più forte nel 2012”


La promessa di Mark Webber è quella che l’anno prossimo lui avrà una marcia in più rispetto a quest’anno, ma l’australiano è assolutamente rassegnato nel riconoscere Sebastian Vettel come prima guida della Red Bull, dunque per il 2012 non esistono possibilità di vincere il campionato piloti.

Ci si può aspettare un pilota più forte in me la prossima stagione e spero di ottenere un regolare avvio come abbiamo fatto nel 2010” ha detto Webber. “Per ora voglio solo finire così come posso e ottenere dei buoni risultati”.

Il 2010 è stata l’unica opportunità di vincere un campionato del mondo, nonostante all’interno della Red Bull già tutti favorivano Vettel: “Sì, certo, penso che l’anno scorso è stata la mia ultima possibilità di essere campione del mondo, ma ho spinto molto, ho fatto molte cose difficili, cose che gli altri non avrebbe potuto ottenere, quindi sono molto orgoglioso di quello che ho fatto”.

E’ buono avere questo genere di approccio alle corse? Il pilota che già parte con queste motivazioni può garantire il miglior lavoro spingendo sempre al massimo? Certamente non è piacevole sentire in un’intervista che all’interno della Red Bull i conti sono stati fatti e che quindi in pista non si deciderà nulla:” Per vincere il campionato è necessario il 100 per cento dalla squadra e penso che sia difficile per la squadra dare il 100% per entrambi i piloti. Troppo esigente, guardando all’inizio abbiamo effettivamente fatto cosi, è chiaro dove il sostegno deve andare ed io lo rispetto”.

Quanto durerà il matrimonio Button-McLaren?


In questi giorni si è parlato del nuovo contratto a lungo termine tra il campione di F1 del 2009 e il team con sede a Woking, ma nessuno è riuscito a sapere per quanto tempo Jenson Button sarà effettivamente legato a questo team, se in particolar modo c’è ancora modo di vederlo correre per altre squadre prima del ritiro delle corse.

Quando in Formula 1 si parla di “Multi-year” vuol dire che l’impegno è stato raggiunto per almeno altri due anni, ma Button che sta correndo molto bene, tanto da rischiare di aggiudicarsi nel 2012 la prima guida, è un pilota inglese, ex campione del mondo e sta allacciando uno stretto rapporto con McLaren in concomitanza dell’impegno che questa squadra ha intrapreso nei diversi settori della F1.

Dunque Button potrebbe rimanere in McLaren anche a vita, magari nel ruolo di ambasciatore per il marchio in ambito vetture stradali.

Ma nelle successive dichiarazioni rilasciate dall’inglese, dove si riscontra tantissimo entusiasmo, Button non fa mai un cenno che leghi la sua professione a quella della McLaren per tutta la vita, quindi un futuro legato ad altri team che avevano preso molto in considerazione il pilota è fattibile.

Non sono mai stato così bene in un team come in Vodafone McLaren Mercedes” ha detto ButtonHo vinto quattro delle più grandi gare della mia vita qui, sono attualmente secondo nel campionato del mondo piloti e sento di guidare meglio che mai”.

McLaren si rassegna allo stile di Hamilton


Questa stagione poteva rivelarsi con una pessima svolta per Lewis Hamilton in considerazione del fatto che lui non ha conseguito buoni risultati, mentre il suo compagno di squadra, inaspettatamente si è rivelato più proficuo ed intelligente in pista.

Ma alla McLaren nessuno vuole rinunciare all’aggressivo stile di guida che Hamilton possiede, nessuno prenderà provvedimenti, ne tanto meno nessuno pretende che Lewis cambi qualcosa, ma in cambio però il direttore tecnico Paddy Lowe ha chiesto più attenzione nel compiere meno errori possibile.

E ‘chiaro che ha fatto degli errori, tutti i piloti li fanno” ha detto Lowe “Allo stesso modo vogliamo che Lewis faccia meno errori, ma non vogliamo che smetta di guidare nel modo in cui lo fa”.

Credo che sia il pilota più divertenti che abbiamo là fuori, molto veloce, molto bravo a premere per tutta la gara, anche se non parte davanti. Il suo stile gli ha permesso di vincere 16 gare e un campionato del mondo e non vogliamo cambiare questo spirito”.

Sempre per tendere una mano al pilota, il direttore tecnico ha assegnato una fetta di responsabilità per la non brillante stagione alla McLaren stessa, che a differenza di Red Bull, non è stata in grado di costruire una macchina più veloce in qualifica: “Ci sono alcuni aspetti. La prima cosa è che non abbiamo consegnato una macchina abbastanza veloce in generale e soprattutto in qualifica. Sebastian [Vettel] ha fatto un lavoro fantastico per ottenere tutte le pole position e noi abbiamo provato molto duro, ma purtroppo non siamo stati in grado di competere con questo”.

F1, sta per nascere il GP d’Argentina


Eddie Freedman è un uomo nata a Montreal di origine tedesca, ma con forti legami in Argentina. Recentemente quest’uomo ricchissimo voleva guidare la sua auto senza problemi e così ha pensato di comprare un pezzo di terra e progettare il suo circuito. Da qui nacque il progetto di Velociudad, una struttura sportiva multifunzionale che può ospitare fino ad un massimo di 50.000 persone.

Questo autodromo avrà un Hotel di lusso con tanto di centro per congressi. Al suo interno saranno presenti anche una scuola di ingegneria e servizi di autonoleggio privati per testare le proprie macchine.

Il tracciato dista 9,5 km da Buenos Aires e 135 da Rosario, avrà un costo di 100 milioni di dollari ed i lavori avranno termine entro il 2013. Freedman è un grande appassionato di Formula 1, proprio per questo ha deciso di ingaggiare l’esperto designer Populous per cercare di adattare il livello della pista a quello per ospitare la Formula 1.

Populous ultimamente ha avuto dei coinvolgimenti in F1, ha progettato i nuovi impianti a Silverstone e l’autodromo di Dubai.

F1, la Ferrari e Massa non hanno distrutto Hamilton


Su internet stanno girando strani articoli che parlerebbero di strani ordini impartiti dall’ingegnere di pista Rob Smedley a Felipe Massa durante la gara in quel di Singapore. In particolare pare che Smedley durante il confronto tra Felipe e Lewis Hamilton, abbia chiesto al suo pilota di incidentare volontariamente la McLaren dell’inglese.

Questa è solo spazzatura che in queste ore sta girando su internet. L’audio che riprenderebbe l’ingegnere parlare col pilota brasiliano della Ferrari è del tutto privo di contesto. Potrebbe sembrare un ordine strano, ma non è assolutamente intenzione dell’ingegnere permettere che una cosa del genere accada, infatti il vero motivo delle sue parole sono solo atte ad incitare Felipe a non farsi sorpassare.

Esattamente l’audio riprende Rob Smedley mentre chiede a Felipe: “mantieni Hamilton il più possibile. Distruggi la sua gara, per quanto possiamo”. Questo messaggio dimostra che Smedley e Massa volevano sfruttare le difficoltà iniziali di Hamilton per poter utilizzare una strategia che gli permettesse al cambio gomme di mantenere dietro l’alfiere della McLaren.

Hamilton ha avuto un week-end molto frustrato a Singapore. La foratura della gomma in qualifica, poi la brutta partenza ed infine l’incidente con Massa, imputabile sono a se stesso e al suo stile di guida che ultimamente non è più aggressivo, ma manca di più attenzione.

La reazione di Felipe Massa nel dopo gara non sarebbe altresì spiegabile se questo avesse architettato tutto.

F1, la battaglia per il 6° posto vale 9 milioni


Mentre tutti aspettano di vedere Sebastian Vettel incoronato per la seconda volta campione del mondo di Formula 1, dietro le quinte o per meglio dire a metà griglia i team Sauber, Force India e Toro Rosso si giocheranno il tutto per tutto affinché si conquisti la sesta posizione nella classifica costruttori.

Secondo la distribuzione dei redditi, sancita dal Patto della Concordia, il sesto posto a fine campionato darebbe un premio finale di 9 milioni di dollari. Ecco spiegato il perché a 5 gare dalla fine di questo campionato, Peter Sauber e la squadra italiana di Faenza hanno annunciato grandissime novità sulle loro vetture in vista dell’imminente Gran Premio del Giappone.

Sauber ha così spiegato il perché la C31 subirà drastiche modifiche: “ Smuoveremo il cielo e l’inferno per questo sesto posto”.

A Faenza nessuno sta con le mani in mano, infatti è giunta notizia che la squadra ha intensificato le attività di crash test per lo sviluppo di un nuovo naso. Alguersuari aveva risposto precedentemente cosi:” Abbiamo fatto un passo avanti. Penso che possiamo provare ad attaccare la Sauber e cercare di finire il campionato davanti a loro”.

Sam Michael: “Maldonato ha dimostrato di meritare la F1”


Il capo tecnico della Williams Sam Michael, nonché prossimo direttore sportivo della McLaren, ha esposto i suoi complimenti al pilota venezuelano, smentendo le voci che indicavano il suo ingaggio con unico scopo finanziario.

Maldonato che ha debuttato quest’anno al posto di Hulkenberg è stato indicato come un’alternativa finanziaria grazie ai ricchi sponsor nazionali che lo sostengono, ma Michael che ammette il fatto che l’attuale Williams è meno competitiva di quella guidata da Hulkenberg, ha detto che in molte occasioni Maldonato ha impressionato riuscendo a lavorare in maniera vicina al suo compagno Rubens Barrichello.

Se si prendono le prime quattro o cinque gare, che è del tutto normale per qualsiasi rookie – io normalmente dico che esso ha bisogno di un paio di anni in F1 – ma si può sicuramente iniziare a vedere i segni se il ragazzo è in grado o non da metà stagione e Pastor Maldonato è sicuramente in grado”.

E se non fosse stato in quella categoria, non avremmo mantenuto la sua guida per il futuro” ha continuato Sam Michael Così vedo il ragazzo più forte l’anno prossimo quando conoscerà tutti i circuiti, perché è ancora in pendenza“.

Dire che la Williams sta prendendo le proprie decisioni sui piloti da un punto di vista finanziario non è propriamente corretto in questo momento, perché altrimenti non sarebbe stata la scelta dei driver che hanno“ha insistito il capo tecnico.

Penso che Williams farà le scelte migliori per l’azienda dai migliori risultati