Seguendo il gioco della filosofia alfanumerica di Ingolstadt, togliendo una A ed inserendo una S, appiccicata alla cifra 1, ne esce un miscuglio d’inedita sonorità: S1. Aggiungiamo il nome del costruttore dei Quattro Anelli, lo mettiamo a sinistra, vicino quanto basta: Audi S1. Lasciamo mantecare il tempo debito. Nel frattempo, ogni tanto, diamo un’occhiata al risultato, una scorsa veloce. Solleviamo il coperchio e… toh, guarda. Neppure il tempo di dirlo, che il costruttore ha già subito la prima doccia fredda (o, forse, era preparato. E consenziente?): Audi S1 viene scoperta in una sessione di prove su strada, priva di ogni possibile camuffamento (non le avranno ancora insegnato il consueto “copriti che prendi freddo”?).
Mutatis mutandis, ci si trova di fronte ad una Volkswagen Polo GTI. Ad una Skoda Fabia RS. Ad una Seat Ibiza Cupra o Bocanegra. Ebbene si, la quarta delle cugine s’è fatta grande ed ha raggiunto le proprie congiunte in qualsiasi settore possibile. Nessuna negligenza: oltre al pianale, le declinazioni sportive sono accomunate dallo stesso cuore di propulsione. Un motore benzina di piccola cilindrata spinge anche la nuova Audi S1: 1,4 litri TFSI, genera 180 cavalli di potenza. Ed è gestito da una trasmissione automatica a doppia frizione. S-Tronic in Audi. DSG in Volkswagen (alla fine del computo, la tecnologia è la medesima).
La nuova Audi S1 svende sé stessa ad una logica d’economia di scala: con leggerezza s’è presa la lettera che più le aggradava, ma non ha fatto i conti con l’heritage da rispettare, ad essa connessa. Ovvero? La piccola utilitaria col cuore sportivo non verrà equipaggiata con la trazione integrale Quattro, come prassi della gamma sportiva Audi, ma rimarrà sfrontatamente spinta dall’assale anteriore, proprio come le altre vetture del Gruppo Volkswagen succitate.
Inoltre, come se l’interesse non fosse già scemato a sufficienza, la nuova Audi S1 non ha quello charme teutonico, silenziosamente aggressivo, ma visibile, che contraddistingue le altre automobili S del listino. La bardatura estetica, infatti, non è specifica per la versione S1, ma riprende quanto già visto (e già disponibile) con il pacchetto S-Line. Solo pochi dettagli vengono rivisitati: spoiler posteriori, posto sopra il lunotto, di dimensioni più importanti, pneumatici in lega dal disegno dedicato. E, forse, una qualche altra manciata di piccolezze estetiche (anche all’interno, che non vediamo).
Alla luce di tutto ciò, verrà giustificato un incremento nel prezzo di listino e rispetto alla gamma già in via di commercializzazione e rispetto alle congiunte di segmento B, con cui condivide gran parte della dote?
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