La casa automobilistica tedesca Audi, che conosciamo per il proprio dinamismo, ha modificato il proprio programma per gli anni a venire, puntando ad un altro – nuovo – traguardo: per capire meglio quello che vi ho appena detto, dobbiamo fare un passo indietro.
Come abbiamo detto in molte occasioni – ma lo ripetiamo –, la società tedesca di Wolfsburg, il Gruppo Volkswagen, si è imposta di raggiungere un volume di vendita pari a dieci milioni di veicoli ogni anno entro il 2018, tentando così di sorpassare il Gruppo Toyota e di diventare il maggiore gruppo automobilistico internazionale. Per raggiungere questa metà ambiziosa, il conglomerato ha chiesto un grande sforzo a tutte le case automobilistiche che possiede. Tra cui anche Audi: la maison dei Quattro Anelli sembra aver preso molto a cuore questo desiderio specifico ed ha sfruttato ogni canale possibile per aumentare il proprio volume di commercializzazione annuale. Come? Incrementando la rosa di veicoli disponibili nel listino Audi, ma soprattutto confezionando modelli strategici per i segmenti più importanti e vitali del mercato (ma questa è un’altra storia).
Sino ad oggi, la casa automobilistica tedesca Audi si era imposta di riuscire a raggiungere un quantitativo di vendite annuali pari a 1,5 milioni entro il 2015 (nel corso dell’anno 2010, l’azienda di Ingolstadt è riuscita a vendere un totale di 1,1 milioni di automezzi). Oggi, invece, la soglia da toccare si è spostata: il nuovo traguardo a cui si punta è un volume di due milioni di vetture Audi, da produrre ogni anno entro il 2020. La direzione da prendere per arrivare a questo tetto, ambiziosissimo? Un incremento nella commercializzazione pari a 100mila esemplari in più ogni anno.
Non conosciamo ancora la strategia ideata dalla casa automobilistica dei Quattro Anelli per questa meta: il Chief Executive Officer di Audi, Rupert Stadler, la racconterà durante la prossima settimana, spiegandoci – probabilmente – anche quali nuovi modelli sono necessari.