Un periodo prolifico questo, per Aston Martin: la casa automobilistica di Gaydon, in Gran Bretagna, ha annunciato di aver creato un nuovo allestimento per la berlina di lusso della gamma, Rapide, denominato Luxe, in onore del fasto con cui sono state scelte la dotazione e la lunga lista di optional offerti all’acquirente. E oggi? Il nobile fabbricante britannico ha trasportato un esemplare di Aston Martin Cygnet dietro la superficie verticale delle luminose vetrine dei magazzini Harrods, da poco passate di mano alla famiglia reale del Qatar, per una breve campagna pubblicitaria, che durerà sino al giorno 11 dicembre.
Questo potrebbe essere una prima parte del suo debutto tra la gente comune, al di fuori delle kermesse automobilistiche: l’azienda britannica Aston Martin ha individuato, come migliore piazza pubblicitaria per la citycar Cygnet, Brompton Road e il noto centro commerciale di Knightsbridge. La piccola autovettura di lusso è già in vendita presso le rete commerciale ufficiale europea, ma la produzione nello stabilimento di Gaydon, nello Warwickshire, non inizierà che l’anno venturo: a Londra, secondo il fabbricante motoristico, sarà possibile toccare con mano che la raffinatezza e l’opulenza della nuova Aston Martin Cygnet non sono differenti rispetto ai livelli di tutta la restante parte della gamma del produttore, tagliati e cuciti, tuttavia, al livello della mobilità cittadina, delle metropoli come la capitale inglese. Semplice, no?
“Il caratteristico linguaggio di design di Aston Martin è chiaramente riferito nel corpo compatto a due porte di Cygnet. I dettagli […] creano una forma ben proporzionata e una proporzione discretamente elegante. Verniciata, rassettata e assemblata dagli stessi tecnici e artigiani che creano la premiata gamma di auto sportive Aston Martin, Cygnet è il modo migliore per esplorare la città contemporanea” recita un comunicato stampa dell’azienda inglese. L’utilitaria compatta Aston Martin Cygnet è l’ottavo veicolo inedito della famiglia che in sei anni viene snocciolato dalla linea di montaggio di Gaydon. Ma è davvero questa la soluzione per allargare il bacino d’utenza di una casa automobilistica che sembra abbia dovuto limitare il lotto limitato della propria supercar, One-77, per mancanza di acquirenti?