La Ferrari è lanciata per il GP di Monaco e dopo le sensazioni positive dei due piloti, non si esclude un altro exploit della Rossa come quello cui si è assistito in Malesia. I fan ci credono anche se in una recente intervista a SkyF1, Arrivabene ha spiegato che la Ferrari punta al mondiale ma è quello del 2016.
Arrivabene ha deciso di puntare tutto sulla squadra e lui che forse si è trovato una squadra già in forte crescita per le mani, sa come aiutare Vettel, Raikkonen e gli ingegneri a tirare fuori il meglio. Manca ancora qualcosa per la vettura che non è abbastanza competitiva adesso e che nel 2015 sarà costretta ad inseguire la Mercedes. Ma paletti per il prossimo anno non ce ne sono e Arrivabene pensa proprio di lottare per portare il titolo iridato a Maranello.
Alcuni stralci dell’intervista a SkyF1:
Dopo la Malesia tutti erano felici e io ho pensato ‘cavolo, questa vittoria è arrivata troppo presto, perché poi crei delle aspettative pazzesche’ – afferma Arrivabene -. Molti sono convinti che noi si lotti per il Mondiale e invece abbiamo fatto passi enormi per essere competitivi. Se invece mi chiedi l’obiettivo che ci siamo prefissati con il presidente Marchionne per l’anno prossimo, ti rispondo che vogliamo competere per il Mondiale. Per quest’anno, quindi, piedi per terra, testa bassa e lavorare per essere lì se le Mercedes avessero dei problemi o per coglierli in contropiede nelle piste dove sono meno preparati.
Certamente la qualità del pilota viene fuori quando la macchina è molto buona. Guardate Hamilton e Rosberg che duello, ma tutto partendo da una macchina che è molto buona.
Ognuno di noi ha un compito preciso, poi c’è uno in particolare che parla e ci mette la faccia. Ma il team vero è quello dove ogni componente da il proprio contributo. Io mi fido poco degli architetti che non danno retta ai muratori. Ci vuole intelligenza e umiltà di ascoltare un consiglio che magari viene dall’esperienza.