Una vettura che consiglia quando guidare e quando riposare e lasciare la postazione di guida a qualcun altro? Magari anche capace di monitorare il clima, indicare la strada più veloce per un pronto soccorso? Proprio così. Sta per arrivare. La chiamano auto ‘salvavita‘. A dire il vero, già nel 2003 Lexus creò un modello di auto così …’umana’. Era il PCS (Pre-Collision System) e individuava da solo gli ostacoli azionando i freni.
Mercedes, da par suo, propone l’icona ‘Pausa-Caffè‘, che lampeggia quando il guidatore ha percorso molti chilometri e consiglia un break. La novità dell’anno è proposta invece da Ford, che a Francoforte ha presentato la sua Concept S-Max. La vettura presenta al suo interno un sistema che è in grado di gestire la frequenza cardiaca nonché i livelli di zucchero presente nel sangue. Così, ecco aprirsi nuovi e impensati (fino a qualche anno fa) orizzonti. In futuro le automobili, insomma, si dirigeranno automaticamente dal medico o verso l’ospedale più vicino, nel caso in cui dovessero rilevare nel driver un grave problema di salute. Non male, vero?
Ma non finisce qui, perché le novità sono altre e sono degne di nota. L’auto ‘salvavita’ potrebbe consigliare all’autista una pausa o avvisare i familiari che non è al sicuro in un determinato momento. Potrebbe essere una vettura in grado di evitare crolli di attenzione quali i colpi di sonno. In commercio ci sono già sistemi che risvegliano il conducente assonnato trasmettendo uno speciale aroma in cabina. Meglio questo, stando agli studi, rispetto a un brusco allarme che potrebbe provocare nel guidatore dormiente reazioni pericolose su strada.
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