Alonso inizia ad avere qualche ricordo in più sul suo incidente e anche a lui quello che è successo sembra poco chiaro. Poi ci sono piloti e testimoni oculari che hanno dato informazioni discutibili e qualcuno ha anche ritrattato. Altri sono convinti che il mistero sia più fitto di quel che sembra. E intanto Alonso in Australia non ci sarà.
Secondo il comunicato ufficiale della McLaren, nonostante non ci siano danni fisici per il pilota, i medici gli hanno consigliato di evitare le situazioni di rischio che potrebbero portare ad un secondo trama cranico troppo ravvicinato al precedente. E così Alonso continuerà la sua preparazione in vista del GP malese ma in Australia non sarà al via, ma sarà sostituito da Magnussen.
Questa situazione inizia ad essere mal digerita anche da Alonso che adesso vuole vederci chiaro sull’incidente e aspetta che sia la FIA ad aprire un’inchiesta. Le ipotesi che circolano su internet e sui giornali spagnoli sono numerose: si va da un attacco ischemico, alla folgorazione fino al malore e al risultato delle intemperie.
Vettel disse subito dopo l’incidente di aver notato un comportamento strano di Alonso al volante, già prima del sinistro, poi però quando è andato a trovarlo in ospedale ha ritrattato tutto dicendo che in effetti, forse, non ha visto tutto. Se il tedesco si dice dunque impossibilitato a testimoniare a favore del collega, allora si potrebbe valurare quello che ha detto il fotografo che era vicino alla curva dell’incidente e dice di non aver notato quel gran vento che si dica sia la causa dello sbandamento della vettura.