Il nostro viaggio sulle macchine che hanno rappresentato il passato va avanti, ed oggi vi parliamo della Fiat 126. Costruita nel 1972 ma da 9 anni ormai fuori produzione. La prima serie venne presentata nel Salone di Francoforte nel 1972, ed aveva il compito di rimpiazzare la 500. Lo spostamento del serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore alla parte posteriore della vettura (precisamente sotto il sedile posteriore), il cambio a 4 marce sincronizzato, tranne la prima, e l’adozione dello sterzo a cremagliera, novità quest’ultima che verrà adottata a partire dal 1978, poiché inizialmente la 126 montava lo sterzo a vite e settore elicoidale come sulla 500. Anche il motore, il noto bicilindrico raffreddato ad aria montato posteriormente a sbalzo, era lo stesso. Come sulla contemporanea 500 R la cilindrata era di 594cc.Nel novembre del 1976 videro la luce le 126 Personal e Personal 4 con paraurti in plastica, fascioni laterali nello stesso materiale, cerchi di 12 pollici di nuovo disegno. Cofano, motore leggermente rivisto, interni completamente nuovi con plancia ora rivestita anche in tessuto, come i sedili. Nel luglio del 1977 la cilindrata del motore viene maggiorata a 652cc (24cv).Nel 1997 la Bis uscì di listino anche in Polonia, rimpiazzata dalla 126 Maluch (“piccola” in polacco) e dalla 126P, equipaggiate con motore raffreddato ad aria, ma con iniezione elettronica e marmitta catalitica.
Amarcord, la vecchia Fiat 126 sparita nel 2000
di 28 Agosto 2009Commenta