Chiamatelo il pesante fardello dell’eredità Schumacher. Fernando Alonso inizia a sentire la pressione e si difende ammettendo che anche il sette volte campione del mondo tedesco “ha atteso cinque anni prima di vincere il titolo con la Ferrari”. In effetti la memoria dell’asturiano è precisa: l’ultimo pilota iridato a presentarsi a Maranello è stato proprio Michael Schumacher che ha dovuto attendere un lustro prima di tornare sul trono del mondo. Prima c’è stata la vittoria di Damon Hill, poi quella di Jacques Villeneuve sempre su Williams, quindi la doppietta di Mika Hakkinen con la McLaren, E poi, finalmente il ferrarista riuscì a vincere, ma si tenne lo scettro per altri cinque anni. “Non è facile arrivare alla Ferrari e vincere nell’anno del debutto – ha detto Alonso –. La F.1 non è matematica pura: anche negli altri sport può accadere che una grande squadra perda nello stadio di una provinciale, solo perché questa ha più voglia di vincere. Nella F.1 è più o meno uguale, dove la teoria è una cosa e la pratica in pista un’altra”. Come dire, insomma, che la Ferrari è la squadra da battere con i migliori piloti del momento, ma potrebbe accadere che durante la stagione qualcosa non vada nel modo giusto e la Rossa si ritroverebbe sconfitta. E di rivali il team di Maranello ne ha almeno sei, più uno: “È difficile dare un ordine ai piloti favoriti – aggiunge lo spagnolo –, ma certo ci sono i piloti della Mercedes Gp, Schumacher e Rosberg, ma anche quelli della McLaren, Hamilton e Button e ancora la Red Bull con Vettel e Webber. Ma non c’è da dimenticare Massa”. La Ferrari dovrà quindi vedersela contro tre scuderie, sempre che non arrivi l’outsider come lo scorso anno a rovinare i piani dei pretendenti al titolo. Ma rispetto agli inglesi Alonso ammette che a Maranello “c’è un ambiente migliore, più familiare con un’ottima comunicazione tra piloti e tecnici”, visto che alla McLaren erano “più freddi e calcolatori”. Insomma, per vincere Alonso ha tutto, ma i tifosi sarebbero anche pronti ad attendere cinque anni, come successo con Schumacher, però lo spagnolo deve fare una promessa, ossia giurare di vincere cinque titoli in dieci anni. Troppo difficile? Chiamatela, se volete, eredità Schumacher.