Il battibecco cui Briatore si riferisce è quello tra la Ferrari e la Pirelli. Una polemica che sembrava essersi sgonfiata ma sta chiamando in causa tanti personaggi. Ha iniziato Vettel, ci ha messo bocca anche Arrivabene ed ora è entrato a gamba tesa sul Cavallino anche Briatore.
La posizione della Ferrari è netta: incidenti come quello di Vettel non devono succedere perché si mette a repentaglio la vita dei piloti. La posizione della Pirelli è altrettanto chiara: avevano suggerito alle scuderie di fare 2 o 3 soste e non soltanto 1 com’è accaduto. Il battistrada di Vettel è scoppiato perché la Ferrari non ha rispettato le indicazioni.
La pensa come la Pirelli anche Briatore che dice al Cavallino di aver sbagliato strategia: bisognava rispettare le indicazioni. Però la polemica è ben accetta perché soltanto in questo modo si riesce a dare un po’ di sale ad una noiosissima Formula 1 dove la cronaca racconta della solita vittoria di Hamilton e della potenza della Mercedes.
Ecco le parole di Briatore intervistato da Repubblica:
È semplicissimo. La Pirelli prima della gara dà l’indicazione di quanti pit stop devi fare, e tu ti devi attenere a quelle indicazioni. Le gomme sono una componente fondamentale di questo sport. Se chi le ha fabbricate ti dice che devi fare una strategia a due soste, o al massimo una a tre, vuol dire che se fai un solo pit stop lo fai a tuo rischio. Dopodiché ti può andar bene, e allora fai la figura del fenomeno. Se però ti va male, non puoi dare la colpa al costruttore”. Strategia sbagliata dunque per Briatore: “Quando ho visto che Seb faceva un pit stop solo mi sono detto che avrebbe finito la gara girando molto lentamente. Ma il team sapeva perfettamente quello che stava facendo.