Che la nuova Alfa Romeo Giulietta fosse uno dei modelli più importanti per l’intera gamma del costruttore del Biscione, lo si aveva potuto capire già da tempo. Che la casa automobilistica voglia diventare leader nel segmento della reginetta Volkswagen Golf e di numerosissime altre campionesse di vendite, uno dei comparti di maggiore importanza per tutto il settore automobilistico, è un bel sogno, ma possibile. La tecnica scelta dal fabbricante del Gruppo Fiat è quella di commercializzare motorizzazioni e personalizzazioni della nuova Alfa Romeo Giulietta progressivamente e lentamente nel tempo, così da mantenere una buona attenzione da parte del pubblico. Non che Alfa Romeo abbia scoperto l’acqua calda: è una prassi, questa, già consuetudine per altre case automobilistiche. Ecco che, dunque, il costruttore del Biscione introduce, anticipandoli attraverso la propria pagina Facebook, nuovi optional di personalizzazione per la media Alfa Romeo Giulietta.
Si tratta di alcuni dettagli soltanto, che, tuttavia, potrebbero aiutare a dare un pizzico di sapore Premium alla vettura. Saranno disponibili, per Alfa Romeo Giulietta, cinque nuove cromie per la fascia orizzontale della plancia: bianco ghiaccio, blu profondo, grigio chiaro, grigio scuro o fibra di carbonio. Anche per il pomello della leva del cambio vengono offerte nuove tonalità, oltre a quelle già commercializzate, con il logo dell’azienda disposto centralmente: bianco ghiaccio, nero opaco, blu profondo, fibra di carbonio, rosso, rosso 8C Competizione.
Inoltre, la casa automobilistica italiana introduce tra gli optional un sistema di navigazione satellitare portatile Tom Tom, in alternativa al dispositivo integrato a scomparsa. E, infine, Alfa Romeo ha ideato una serie di quattro tappi copri-valvola, uno per ciascuno degli pneumatici di Giulietta, con il logo (il Biscione) della maison applicato. Non abbiamo notizie del listino prezzi di questi nuovi accessori per la media di segmento C e neppure una precisa data di commercializzazione. Riuscirà Alfa Romeo, anche attraverso questi accessori nel loro piccolo, a concretizzare il desiderio di raggiungere una produzione di 500.000 unità all’anno entro il 2014? Voi che cosa ne pensate? Sono sufficienti queste scelte o sono solo palliativi momentanei per una lunga malattia?
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