Aci, sondaggio Istat: il 67% degli automobilisti soffre di sordità

Gli automobilisti non hanno solo problemi di vista ma anche di udito. A mostrarlo è stato l’ACI, nel corso di una un convegno “Sicurezza stradale e udito” organizzata alla Camera dei Deputati in collaborazione con il presidente della Commissione Trasporti, Mario Valducci, e l’ANAP-ANA. I dati riscontrati devono far riflettere, secondo l’ISTAT gli ultra 65enni aumenteranno dai 12 milioni di oggi a più di 20 milioni nel 2050 e purtroppo hanno problemi di sordità. Questo degenera un rischio alto di incidenti nel caso in cui se ci dovesse essere un pericolo non sentissero suonare il clacson, oppure la sirena di Autoambulanze e Polizia richiamare l’attenzione degli automobilisti in caso di emergenze. Per questo “l’ACI sollecita un intervento normativo che introduca nuove prove di verifica delle capacità uditive per il rilascio e il rinnovo della patente – ha spiegato il Presidente Enrico Gelpi -. La legge pone oggi come unico requisito uditivo la percezione di una conversazione da non meno di due metri di distanza. Sarebbe invece più opportuno procedere a una misurazione dell’udito con metodologie e apparecchiature scientifiche”. Un’indagine condotta dalla Clinica Otorinolaringoiatra di Torino ha infatti evidenziato che il 67% delle persone soffre di ipoacusia, ma la metà di queste lo ignora. Il 20,5% dei conducenti non comprende i notiziari radiofonici sul traffico, il 17,4% non percepisce la conversazione tra gli altri passeggeri e il 16,4% chiede spesso di ripetere quanto detto da chi gli sta seduto accanto. Insomma, occorrono nuove regole per superare questo piccolo problema che se non curato può creare molti grattacapi.

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