Sempre più investimenti sulle auto elettriche

Questo è sicuramente il momento delle auto elettriche, che mai avevano avuto così tanta attenzione, politica, finanziaria e industriale. Gli investimenti ne settore sono sempre più consistenti, e le grandi case hanno iniziato a sfornare tanti progetti per una produzione totalmente convertita nei prossimi anni.

auto elettriche italiani

Basti pensare che anche Ferrari e Maserati si sono ormai convinte di dover produrre in elettrico, e tra 4 anni si arriverà ad investimenti nel settore per un totale di 225 miliardi di dollari. Oggi esistono, nella sola Europa 62 modelli tra ibridi plug-in ed elettrici. Tra quattro anni sono previsti più di 230 modelli.

Il futuro dell’elettrico

Sarà un’autentica rivoluzione, non solo per le case automobilistiche. Gli esperti infatti valutano anche l’impatto sui settori derivanti dalla produzione industriale dell’auto, e con la rivoluzione elettrica anche i riparatori e i concessionari dovranno adeguarsi e cambiare. Si calcola infatti che l’elettrico abbasserà i ricavi di questi due settori del 20%. Già le nuove auto hanno tempi e frequenze di manutenzione migliori, anche con costi molto più bassi.

Per l’elettrico i costi saranno ancora minori e anche le manutenzioni. Per il nostro paese, che è indietro sull’elettrico, si prevede che il diesel rappresenterà il 36% tra quattro anni, ma arriverà al 16% già nel 2030, e sarà sostituito dalle ibride. Le elettriche arriveranno all’8%.

A fare i conti è stata la relazione del Global Automotive Outlook di AlixPartners, nel rapporto “Nuova mobilità, vecchie sfide”.
Per il Global Automotive Outlook di AlixPartners si tratta della 16ma edizione, e va ad analizzare quali sono le tendenze del settore in tutto il mondo. Sotto la lente di ingrandimento anche i ricavi delle aziende, che stanno investendo e subiranno, secondo il rapporto, un “deserto del profitto” proprio per questi investimenti che rivoluzioneranno il settore. Ne usciranno le migliori, e alcune, che hanno fiutato l’aria, sono già in vantaggio.

Non la Fca, che non ha creduto subito nell’elettrico, e ora cerca una fusione con Psa-Peugeot per recuperare il tempo perduto, offrendo le sue potenzialità.

Eppure anche la politica, soprattutto europea, sta spingendo per il cambiamento da tempo, introducendo una regolamentazione sempre più ecologica, soprattutto dopo gli allarmanti rapporti sull’inquinamento.

Lascia un commento