La Porsche è stata costretta a fermare la sua fabbrica di produzione delle 911 e delle Cayenne, obbligata dalla autorità per adeguare le vetture agli standard ambientali.
Una decisione obbligata dalla certificazione WLTP della Comunità Europea, che a settembre sarà effettiva.
Lo stop della Porsche
La Porsche ha deciso di fermare la fabbrica per adeguare le sue vetture. Riapertura prevista a settembre, giusto in tempo per l’entrata in vigore della normativa sulle polveri sottili. Se la casa di Stoccarda ha deciso per qualcosa di così radicale, è evidente che il lavoro da fare sui modelli 911 e Cayenne è tanto.
Le vetture già prodotte potranno essere comunque vendute, perché la nuova normativa sarà valida solo per i modelli prodotti da settembre prossimo. In magazzino ci sono delle vetture che potranno essere ordinate, insieme alle Panamera e Macan, che non sono state bloccate in alcune motorizzazioni.
Certo, questa normativa riguarda solo l’Europa, ma le sanzioni iniziano ad essere pesanti, per il mercato europeo, e “sconvenienti” per le case automobilistiche. Per la Porsche dunque, o l’adeguamento, o la rinuncia al vecchio continente.
Certo, i costruttori lamentano il poco preavviso avuto per adeguarsi, ma l’ambiente sta diventando un’emergenza, in tutta Europa. L’allarme è stato lanciato tempo fa. Le polveri sottili potrebbero provocare un’ecatombe, nel futuro prossimo.