Consumi truccati dalla Mitsubishi, è ancora crisi

Sul trucco legato al consumo di carburante, ormai, ci si scrivono papiri lunghissimi e si aggiunge a questi scritti anche un altro “atto” che coinvolge la Mitsubishi. Le autorità giapponesi hanno voluto vederci chiaro sulla questione dei consumi legati alle vetture di un brand giapponese. Ne va dell’immagine del settore automobilistico giapponese. Per questo è stato perquisito il quartier generale del Costruttore, che si trova a Tokyo ed è stata perquisita anche la fabbrica di Nagoya al fine di individuare i documenti utili ad avallare l’argomento.

Il governo ritiene che si possano provare le irregolarità nelle omologazioni di altri otto modelli Mitsubishi venduti sul mercato del Sol Levante. Come spiega anche la Reuters:

“La sede di Mitsubishi Motors Corp e l’impianto di Nagoya sono stati perquisiti dai funzionari del governo il venerdì e si aggrava così la crisi per una casa automobilistica giapponese che lotta per riprendersi da uno scandalo legato alla manipolazione del chilometraggio. Il rad arriva dopo che la sesta casa automobilistica giapponese aveva dichiarato che alcuni dei suoi veicoli erano stati coinvolti nello scandalo dei consumi.”

Il ministro dei trasporti ha detto ai giornalisti che adesso il governo vuole vederci chiaro sull’accaduto e capire come si è arrivati alla situazione descritta. Il governo intanto ha inviato a tutte le case automobilistiche un alert in cui si spiega che tutti sono chiamati al rispetto delle norme per il calcolo del chilometraggio. Non stupisce che tutta la vicenda abbia avuto dei contraccolpi finanziari: il titolo Mitsubishi è crollato dopo lo scandalo e l’azienda è stata costretta a chiedere l’assistenza finanziaria della Nissan Motor Co Ltd. Ci sarà presto un’acquisizione?

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