Fino alla fine del campionato le scuderie escluse dal titolo iridato, quindi tutte tranne la Mercedes, saranno in pista per regalare spettacolo e competizione agli spettatori. Ormai non c’è più nulla da perdere ma è tutto da guadagnare. Lo sa bene Gutiérrez, per il quale il GP del Messico è emozionante perché lui è messicano.
È il terzo pilota della Ferrari e scenderà in pista per onorare la bandiera del suo Paese e per dire grazie alla Ferrari che gli consente di gareggiare davanti ai connazionali. La sua è una lunga e accorata dichiarazione:
“Sono molto orgoglioso di essere messicano a ospitare qui un evento così importante, legato ad uno sport che è anche la mia passione: per me questa è la miglior combinazione possibile. È un circuito molto tecnico, l’ho provato al simulatore perché come sempre con i nuovi tracciati è indispensabile farlo per capire come affrontare al meglio il fine settimana. Ci sono tre settori molto diversi, ma allo stesso tempo anche molto tecnici. Questo permetterà ai piloti che terranno una traiettoria pulita di realizzare un buon tempo sul giro. Non penso che farà molto caldo, quindi anche riscaldare le gomme non sarà semplice. Solo una volta che saremo in pista potremo capire come la nostra vettura si adeguerà a queste diverse caratteristiche. Come sempre le condizioni miglioreranno man mano che le macchine gireranno e questo condizionerà anche i tempi sul giro che andranno migliorando progressivamente. Sarà interessante vedere come anche i piloti riusciranno ad adattarsi a questo circuito, perché dovranno farlo il più velocemente possibile”.