Ayrton è sempre stato un mito per Lewis. Parliamo di Senna e naturalmente di Hamilton. I due piloti, dopo il GP di Marina Bay, se tutto va come da copione, potrebbero avere in comune qualcosa di importante: il numero di vittorie collezionate nei Gp.
Hamilton ha sempre considerato un mito Senna e quindi, sapendo di essere ad un passo dall’eguagliarlo è stato preso da un forte senso di umiltà. Oggi dice che se Senna fosse vissuto più a lungo, alla vigilia del GP di Singapore non staremmo qui a pensare ai loro traguardi in comune. La dichiarazione di Hamilton, come al solito, è semplice e diretta:
Vedevo Senna da bambino e sarebbe un onore per me ora poterlo raggiungere – dice Hamilton -. Ora sono solo a una vittoria di distanza, ma spero di fare ancora meglio. Però non dobbiamo dimenticare che se fosse vivo, lui avrebbe vinto molto di più. Ho vinto due volte qui, entrambe le volte dalla pole, cosa che mostra quanto sia importante la qualificazione – ha detto -. Non sarà facile fare tris, ma io sono sulla cresta dell’onda in questo momento e spingerò per la tripletta.
E il GP di Singapore si avvicina anche se gli organizzatori lanciano l’allarme per le condizioni climatiche. Il forte inquinamento potrebbe essere deleterio per gli spettatori ma anche per le scuderie e i piloti presenti in questa città. Ma ci sarà lo spettacolo che tutti si aspettano? In realtà si teme di assistere alla solita gara, visto che Hamilton ha tutta la tranquillità che serve per affrontare il percorso.
È in forma e la stagione fino a questo momento è stata incredibile. È andato sempre a punti e ha 53 punti di vantaggio dal suo compagno di squadra Rosberg. Corre sereno e chissà che non porti a casa un altro trofeo, quello che lo renderebbe nell’olimpo dei piloti alla stregua di Senna.