L’evoluzione di un marchio giovane e rivoluzionario che si sposa con la fidelizzazione che nel tempo Mercedes-Benz è riuscita a sviluppare nella clientela delle compatte. Così si può riassumere la sorella maggiore di smart fortwo, ovvero smart forfour, ultimo modello che abbiamo ritrovato in quel di Torino.
Lanciata a fine novembre (l’avevamo provata sulle strade della capitale), smart forfour rappresenta oggi l’evoluzione di successo della filosofia che in passato ispirò la progettazione della prima Classe A: la necessità di trovare un mezzo che aiutasse a sopravvivere alla congestione del traffico, adatto alla vita di tutti i giorni e sicuro per la famiglia.
La Classe A vide la luce nel 1997, seguita un anno dopo dalla prima smart. Due vetture che hanno registrato volumi di vendita eccezionali nel corso degli anni, fidelizzando un’ampia clientela. Tutto evolve, però, e con le necessità del mercato nell’ultimo anno Mercedes-Benz ha riprogettato la sua Classe A shiftando il target su una clientela più giovanile (e forse più maschile).
Rimaneva dunque un buco per quei vecchi clienti, tra cui molte donne, che volevano ritrovare le forme, la comodità e la praticità d’uso di una compatta come era la vecchia Classe A, ed è proprio qui che si colloca la nuova smart forfour. Una vettura non femminile, ma indubbiamente anche femminile, con livelli record di sfruttamento dello spazio interno e del bagagliaio e con sportelli posteriori apribili a 90 gradi (utilissimi, ad esempio, per caricare passeggini o oggetti ingombranti).
Una vettura, dicevamo, progettata proprio per la gestione ottimale degli spazi: il Body Space Index, indice di valutazione degli spazi interni basato su rapporto lunghezza interna/esterna, nella forfour raggiunge il valore di 77%. Anche gli ingerni diventani pratici e funzionali, con i 2,22 metri di lunghezza di carico ottenuta ribaltando il portellone e un bagagliaio che arriva a contenere 975 litri.
Una vettura pratica dentro ed estremamente funzionale fuori. Ciò che rende eccezionale la nuova smart forfour è indubbiamente il raggio di sterzata: 8,65 metri di diametro di volta (si pensi che la vecchia fortwo girava in 8,75 metri) assicurati dalla trazione posteriore. In questo modo parcheggi, inversioni e svolte repentine nel traffico diventano estremamente comode per ogni tipo di guidatore.
La stabilità è inoltre garantita dalla carreggiata ampliata di 10 cm: le ruote posizionate più all’esterno assicurano una maggiore maneggevolezza ed una visibilità migliore; al resto pensano le tecnologie di serie, come il Brake Assist e l’ausilio alla partenza in salita.
Come avveniva sulla Classe A, prediletta anche per l’utilizzo familiare che se ne poteva fare, anche la smart forfour si presenta ricca di funzionalità di sicurezza: come fortwo, la cellula di sicurezza tridion è lo scheletro di questa vettura, capace di assorbire e dissipare l’energia d’urto in caso di collisioni e proteggere al meglio i passeggeri nell’abitocolo. I kneebag di serie offrono inoltre un potenziale di protezione aggiuntivo nelle situazioni più critiche.
Mercedes-Benz monta anche su forfour i sistemi più avanzati di sicurezza attiva: il Wind Assist (di serie) modula automaticamente la direzione dell’auto in presenza di vento laterale, mentre il Forward Collision Warning aiuta a mantenere la distanza di sicurezza, e con il Lane Keeping Assist si prevengono i cambi involontari di corsia grazie ad una camera che riconosce la segnaletica orizzontale.
Insomma, con la nuova smart forfour Mercedes-Benz ha decisamente arricchito la filosofia smart con la potenza e la stabilità della vecchia Classe A. Ora anche la motorizzazione raggiunge elevati standard su questa cinque porte: accanto ai motori da 61 e 71 CV, infatti, a Torino abbiamo provato la motorizzazione da 90 cv TURBO, decisamente grintoso ed agile così come attento ai consumi (grazie allo start/stop di serie e al controllo elettronico della dinamica).
Come già con smart fortwo, su smart forfour sono disponibili una serie di versioni differenti.
Si parte dalla youngster, allestimento base – pensato, ad esempio, per i più giovani o neopatentati -: integrazione smartphone con computer di bordo, ESP, Crosswind, sistema di assistenza partita in salita, cerchi in lega e speed limit assist, a partire da 12 640 euro.
La sport edition #1 (+1210 euro rispetto al prezzo base) con volante e leva cambio in pelle, cerchi da 16” neri, scarico cromato ed interni bicolori black/orange è l’ideale per chi vuole un assetto più sportivo, in attesa della versione Brabus prevista per il 2017.
La versione passion (+910 euro rispeto alla youngster), con cerchi in lega da 15”, sedili black/orange, tetto trasparente rappresenta il punto centrale della gamma, quella prettamente disegnata per il pubblico femminile (e che dovrebbe rappresentare la fetta principale dei modelli venduti).
È con la smart forfour proxy (+ 1090 euro rispetto alla sport edition #1), invece, che l’assetto sportivo della sport edition #1 si combina con interni più raffinati in pelle eco e tessuto bianco/blue; anche qui tetto trasparente, cerchi in lega bicolor da 16” e Lane Keeping Assist per aumentare la sicurezza del veicolo.
Il top gamma delle versioni della nuova smart forfour è prime (+1390 euro rispetto alla versione passion), che offre gli interni della versione passion e ci aggiunge i sistemi di sicurezza Mercedes (come il Collision Warning), sedili riscaldabili, fari a LED.
Insomma, ancora una volta smart dimostra che la capacità di innovarsi e venire incontro alle esigenze di una vasta clientela è certamente l’elemento che ha assicurato al giovane marchio la grande popolarità di cui oggi gode. La mobilità urbana continua a evolversi anche sulle quattro ruote (e le cinque porte) di smart forfour, arricchita dall’esperienza di una Classe ben sperimentata come la precedente A.
E, a dimostrazione dell’innovazione in mobilità, ecco che accanto al lancio della nuova generazione di smart fortwo e smart forfour Mercedes-Benz sta iniziando a sperimentare anche un avveneristico modello di smart, la forrail: sulla base della nuova normaiva tedesca, che permetterà alle auto elettriche di viaggiare sulle corsie dei mezzi pubblici, smart lancerà dai prossimi mesi un test di una vettura capace di convertirsi (grazie ad un trolley automatico) all’alimentazione fornita dai tralicci del tram. Il lancio di smart forrail è previsto per l’estate del 2016: chissà se riusciremo mai a vedere questo modello arrivare anche in Italia?
Di seguito la galleria dell’evento.