Rispolverare vecchi brand è una pratica particolarmente cara alle grandi aziende, perché è spesso modo semplice ed efficace per ripensare i propri prodotti di punta in un’ottica diversa (con tutte le conseguenze in termini di mercato, ovviamente).Se poi il brand in questione è quello del celebre Quadrifoglio Verde, allora si capisce perché può funzionare la scelta imprenditoriale di Alfa Romeo, che ha presentato lo scorso lunedì su strada le nuove versioni Giulietta e MiTo “Quadrifoglio Verde”, già svelate lo scorso febbraio al Salone di Ginevra.
La storia di un quadrifoglio portafortuna
Il quadrifoglio verde, che lo scorso anno ha compiuto 90 anni, è infatti fedele icona che contraddistingue la filosofia prettamente sportiva di Alfa Romeo dal 1923. Marchiato sulla prima, vittoriosa Alfa RL di Ugo Sivocci, campione in quell’anno nel Trofeo Florio, il quadrifoglio accompagnò negli anni a seguire – insieme ad un restyling delle forme del brand – le principali vetture competitive dell’azienda milanese, fino a ritrovarsi trasposto anche sulle auto per il mercato comune a partire dalla Giulia TI.
Da quel momento, Alfa Romeo decise di rafforzare il legame che si era creato tra la filosofia del “quadrifoglio sportivo”, compagno di piloti del calibro di Enzo Ferrari e Tazio Nuvolari, con quella delle sue vetture di gamma più grintose e sportive, rispolverando questo connubio qualche anno fa con la prima messa in vendita delle versioni Giulietta e MiTo con il quadrifoglio verde. Un legame che oggi viene rafforzato con i due nuovi modelli Alfa Romeo che vogliono caratterizzarsi sul mercato per l’integrazione equilibrata tra design, potenza sportiva ed elasticità; senza dimenticare, allo stesso tempo, i consumi ed il rispetto ambientale.
La nuova Giulietta Quadrifoglio Verde
Il modello Quadrifoglio Verde Giulietta 2014 è ambiziosamente presentato come autentico frutto di un trapianto delle caratteristiche più energiche della 4C, la supercar del Biscione: nel cuore di Giulietta batte infatti un motore 1750 Turbo Benzina ad iniezione diretta da 240 CV ed un cambio a sei marce Alfa TCT, che permettono alla vettura di raggiungere i 100 km/h in sei secondi (il vecchio modello superava di poco i sette secondi) e di spingersi fino ai 240 km/h; risultati davvero positivi considerati i valori di 177kW e 340Nm.
Impianti di aspirazione e scarico ottimizzati permettono di esaltare le caratteristiche sportive di Giulietta QV, senza però dimenticare la versatilità che questa auto vuol offrire, garantita dal selettore di guida Alfa D.N.A., che permette di adattare la reazione della vettura a seconda del tragitto e dell’esperienza di guida che si è deciso di intraprendere, soprattutto se abbinato ai paddles sul volante. Launch Control, infine, per offire anche in partenza la migliore e più intelligente accelerazione, grazie a tecnologie che ottimizzano la comunicazione tra cambio e trazione.
Poco rinnovata all’esterno rispetto al modello precedente, se non in alcuni dettagli che la rendono più morbida nelle curve, la nuova Giulietta fa bella mostra del suo Quadrifoglio Verde sulle fiancate, vicino agli indicatori di direzione. Fanno bella mostra, per sottolineare la sportività del modello, i cerchi in lega da 17 o 18” con impianto frenante Brembo a 4 pistoni e i grandi selettori di scarico.
Nuovi interni, in particolare con un volante ridisegnato, una plancia più moderna (su cui, ancora una volta, spicca il quadrifoglio) e sedili sportivi con poggiatesta integrato in pelle e Alcantara. Quadrifoglio che non manca nemmeno su tappetini e batticalcagno in accesso alla vettura. Sistema multimediale Uconnect, già presente sulle precedenti Giulietta, con display touch da 5 o 6,5” integrato in plancia e comandi vocali.
Peculiare caratteristiche che Alfa Romeo ha voluto sottolineare è relativa all’attenzione al sound che è stata prestata nella progettazione del nuovo modello di Giulietta QV; su ispirazione dei più classici suoni “sportivi” delle vetture di gamma su circuito, sono state esaltate con l’ausilio di avanzate tecnologie alcune specifiche frequenze nella banda tra i 200 e i 480 Hz, con abbattimento di rumori di disturbo; il QV Engine Sound è inoltre ausiliato da nuovi sistemi d’aspirazione per offrire la miglior resa sonora riconoscibile dall’attento Alfista e che contraddistingue i propulsori dei modelli del Biscione.
Grinta e sportività, dunque, senza dimenticare l’impatto ambientale; Giulietta QV rispetta infatti i limiti della normativa Euro 6 e rispetto al precedente modello abbatte di più di 10 i grammi per chilometro in emissioni di CO2 (nello specifico, ora 162 g/km), e promette di non pesare sui consumi, proprio per permettere a questo modello di poter essere anche “l’auto di tutti i giorni”.
Presentato, inoltre, anche il nuovo QV Line, il pack più sportivo che potrà caratterizzare anche le altre vetture di gamma Giulietta negli allestimenti Distinctive ed Exclusive, con un look più dinamico e grintoso sia all’esterno (finiture antracite, impianto a pinze rosse Brembo, cerchi in lega da 18” a turbina, cristalli oscurati) che all’interno (volante sportivo a cuciture bianche o rosse, black interior, pedaliera in alluminio e badge QV).
Prezzo di vendita: 34.250 euro per la versione di lancio della Giulietta Quadrifoglio Verde, che diventano 38.750 per l’edizione Launch numerata e limitata a 999 vetture – di cui oltre 600 già vendute – che presenta caratteristiche specifiche (minigonne e posteriori sportivi, DAM anteriori, cerchi in lega 18” con trattamento antracite) e disponibile nei colori Grigio Magnesio, Rosso Alfa o Rosso Competizione tristrato.
Anche MiTo rielabora in un nuovo modo il Quadrifoglio Verde
Contemporaneamente a Giulietta, anche MiTo si rifà il look declinato col Quadrifoglio Verde, innanzitutto a partire dalla tecnologia di engine.
Il nuovo motore 1.4 Multiair Turbobenzina assicura 170 CV a 5500 giri al minuto e una coppia massima di 230 Nm a 2500 giri a al minuto. Il risultato è una vettura che raggiunge i 219 km/h ed i 100 km/h in 7,3 secondi. Presente anche qui, come punto di forza, il cambio automatico Alfa TCT, introdotto per la prima volta di serie su una compatta proprio con le precedenti MiTo.
Anche qui, come nel precedente caso di Giulietta, particolare attenzione ai consumi ed alle emissioni: grazie alla tecnologia Multiair, con la gestione intelligente di valvole e combustione, la nuova MiTo Quadrifoglio Verde in ciclo combinato consuma 5,4L/100 km a fronte di 124 g/Km di CO2; entrambi i parametri son migliorati rispetto al modello precedente.
La compatta diventa, inoltre, ancora più sportiva anche nell’aspetto, grazie ad una serie di caratteristiche come il paraurti sportivo, lo spoiler posteriore, un trattamento brunito su maniglie, cornice dei fari e cerchi in lega da 17” con pinze rosse. Anche su MiTo, il Quadrifoglio Verde fa bella mostra sulle fiancate, in corrispondenza degli indicatori di direzione.
Anche l’interno si rinnova, con nuovo volante sagomato con cuciture bianche, plancia in carbon-look, rivestimenti in pelle sia per il freno di stazionamento che per la cuffia del cambi. Non mancano, di serie, i sedili anteriori a regolazione lombare, il quadro comandi col quadrifoglio (come sul batticalcagno), i cerchi in lega 17” a 5 fori e il doppio terminale cromato di scarico. Multimedialità non dimenticata, perché anche qui, come sulla sorella Giulietta, è di serie il sistema multimediale Uconnect con comandi vocali e funzioni USB ed Aux-In.
Per i più esigenti, disponibili in optional i sedili in pelle Frau o Sabelt con guscio a fibra di carbonio.b
Per la nuova MiTo Quadrifoglio Verde, il prezzo di partenza è di 23.500 euro.
La prova su strada – Il Road Test
Ci sarebbe piaciuto poter testare su lunga percorrenza entrambi i modelli, sia per provare l’effettiva versatilità di Giulietta che per scoprire in che modo la nuova MiTo Quadrifoglio Verde potesse dimostrate come in una compatta può nascondersi il cuore di una vettura sportiva.
Alla fine la scelta è ricaduta su una Giulietta Quadrifoglio Verde in Grigio Magnesio, che ci ha accompagnato per una settantina di chilometri tra rettilinei, strette curve e tornanti, un percorso che ha permesso di esaltare le grandi potenzialità della vettura, in contesti urbani ed extra urbani.
Esaltare, sì, perché Giulietta nel tragitto che intervallava paesaggi prettamente urbani e lunghi rettilinei al di fuori dei centri abitati ha davvero dimostrato di poter essere un prodotto molto versatile, garantendo sicurezza e stabilità di guida, ed allo stesso tempo divertimento sull’asfalto.
Giulietta integra il sistema Alfa DNA, ovvero tre modalità di guida Dynamic, Normal e All weather. Per una decina di chilometri abbiamo viaggiato in modalità Normale, quella che teoricamente offre un buon compromesso fra piacevolezza di guida ed economia dei consumi, riuscendo comunque ad avvertire la potenza del motore, soprattutto in accelerazione da fermo. Cambiando, però, su Dynamic, soprattutto nei rettilinei extra urbani, abbiamo potuto apprezzare la maggior sportività offerta nelle prestazioni, riuscendo più facilmente a spingere la vettura più facilmente verso il maggior numero di giri. Sterzata e freno sono settati anch’essi su livelli più “aggressivi”, e la differenza si sente (nei numerosi tornanti percorsi, in particolare, nel nostro giro on the road). Un po’ di chilometri in test anche in modalità “All Weather“, che Alfa Romeo suggerisce di utilizzare per condizioni climatiche avverse, come pioggia o neve, ma anche qui, in una perfetta giornata di calura estiva, le prestazioni dinamiche di Giulietta non son mancate (sebbene sia stato difficile avvertire la differenza nell’esperienza di guida rispetto alla modalità Dynamic).
Una delle cose più piacevoli da notare, soprattutto in una vettura del genere, è la reattività alla partenza. Non abbiamo potuto testare come è stato declinato in tal senso il concetto sportivo su MiTo, ma il motore della 4C su Giulietta garantisce un accelerazione da fermi davvero gratificante. Anche nelle curve la vettura si è comportata estremamente bene, tanto che ad un certo punto era quasi un piacere avventurarsi, anche a velocità sostenute, fra le curve sulle colline attorno a Balocco.
Unico dubbio, nella guida, ci è sorto osservando la pedaliera in alluminio: i due pedali di freno ed accelerazione sono infatti stati posti molto vicini fra di loro, e sebbene non sia mai stato un problema per noi alla guida, ci è venuto in mente cosa potrebbe succedere con guidatori con taglia più grande, e la prospettiva di premere contemporaneamente acceleratore e freno mentre si viaggia spediti non ci è sembrata piacevole.
Dal punto di vista del comfort, nulla da dire più di quello che si può immaginare leggendo la dotazione di serie del modello. I sedili sportivi che abbiamo provato, con poggiatesta integrato, avvolgono piacevolmente il guidatore, e basta davvero poco per regolare le misure per assicurarsi una guida davvero rilassante nell’abitacolo. Abitacolo che è, inoltre, ben insonorizzato, senza però che venga ovattato o distorto il sound del motore anche alle più elevate velocità.
Molto bene si è comportata anche la componentistica multimediale integrata: UConnect con navigatore incorporato ci ha diligentemente guidato nel nostro percorso, e con pochi tocchi siamo riusciti a riprodurre sull’impianto con speaker Bose sia le chiamate vocali che la musica di Spotify via Bluetooth. Punto in più per la radio digitale incorporata (DAB), che presto vedremo comparire sempre più spesso di serie sulle nuove vetture.
In definitiva, al termine del percorso abbiamo lasciato Giulietta Quadrifoglio Verde con un senso di piacevole soddisfazione. Certo, un percorso di poco più di un’ora può essere solo considerato un assaggio delle caratteristiche versatili di questa vettura, ma è bastato per capire che Giulietta Quadrifoglio Verde ha le potenzialità per essere, soprattutto in un mercato giovane, un modello capace di connettere insieme due anime in un unico prodotto: l’auto con cui provare l’ebbrezza della curva e quella da usare tutti i giorni per andare a far la spesa, un po’ nel modo con cui Giulietta QV ci era stata presentata poco prima nel padiglione di Alfa Romeo. Senza dimenticare il valore aggiunto che un Quadrifoglio Verde può portare, nello spirito sportivo che da decenni contraddistingue la storia di Alfa Romeo e che nel libro dell’automobilismo mondiale ha scritto pagine importanti.
E non è certamente un caso se, al di fuori del mondo prettamente automobilistico, Alfa Romeo ha deciso di investire anche nel merchandising di prodotti con Quadrifoglio Verde, grazie ad una collaborazione con Mopar che porterà alla commercializzazione di prodotti ispirati alla filosofia sportiva del QV, come sciarpe, gemelli e t-shirt, fino a bracciali elettronici e caricabatterie d’emergenza. Il tutto disponibile da luglio negli showroom Alfa Romeo e sullo store online.
Di seguito il live-tweeting dell’evento e la galleria fotografica.