Non ci sono più parole per descrivere il quattro volte campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel e la sua Red Bull. Il tedesco, costantemente affamato di podi, ha deciso di conquistare il gradino più alto anche nel GP Abu Dhabi 2013. Sopravanzato il compagno di squadra, Mark Webber, partito in pole e giunto poi secondo, Vettel ha fatto il vuoto chiudendo anche questa volta con una serie di 360° come saluto all’esultante pubblico.
Il terzo gradino del podio è stato mantenuto dal pilota partito dalla piazzola numero tre, Nico Rosberg su Mercedes. La Stella, in casa Ferrari in Medio Oriente, grazie al podio del suo pilota teutonico, ma anche grazie all’altra guida, Lewis Hamilton, settimo davanti alla Rossa di Massa, è riuscita a strappare il secondo posto in classifica costruttori alla casa di Maranello. Fernando Alonso, infatti, non è riuscito a far meglio di un quinto posto.
Il quarto posto di Romain Grosjean è l’unica nota positiva in una giornata nera per la Lotus. L’unico incidente con ritiro, infatti, ha coinvolto al via la monoposto di Kimi Räikkönen che a causa di una “sportellata” si è subito ritirare subito. A due gare dalla fine del mondiale, dunque la Lotus perde terreno dalla Ferrari.
La top ten si chiude con altre tre monoposto motorizzate Mercedes, il cui propulsore ha conquistato il 50% delle prime dieci posizioni, e cioè la Force India di Paul Di resta, sesta, la McLaren di Sergio Perez, nona, e la Force India di Adrian Sutil, decima.
La gara, non proprio quel che si oserebbe dire emozionante, non ha riservato grandi sorprese e soprattutto avvenimenti particolari se non l’abbandono della gara da parte di “Ice Man” e un’uscita agguerrita dai box di Alonso, sotto investigazione e che, per ora, è quinto salvo sorprese.
La replica della gara questa sera su Rai 2 e Rai HD alle ore 21.00.
Il prossimo appuntamento, invece, è ad Austin, Texas (U.S.A.). La Rossa sa che errori non sono più ammessi. Il secondo posto nel campionato costruttori è ancora in gioco, ma sarà necessario aggredire la Mercedes e, soprattutto, guardarsi le spalle dalla Lotus pronta ad agguantare all’ultimo la terza posizione.
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