Porsche Macan, ecco tutte le ultime novità

La vettura imparentata con la Cayenne, ovvero la Porsche Macan, che diventerà anche la nuova cugina della Audi Q5, è davvero ad un passo dall’esordio sul mercato. Secondo le ultime indiscrezioni che si stanno diffondendo sul web, ma anche in base alle informazioni ufficiali rilasciate nel corso degli ultimi giorni, pare che che stia ritornando in auge il nuovo crossover di medie dimensioni del marchio teutonico.

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La nuova Porsche Macan verrà presentata in anteprima mondiale durante la prossima edizione del Salone di Los Angeles, anche se le previsioni iniziali parlavano con grande insistenza del prossimo Salone di Francoforte.

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APPUNTAMENTO A FRANCOFORTE?

Ad ogni modo, Porsche sarà ben presente al tradizionale appuntamento di Francoforte, con tutta una serie di novità che verranno svelate in anteprima ufficiale, come ad esempio le nuove Porsche 918 Spyder e 911 (991) Turbo Cabriolet, anche se per il momento si tratta solamente di semplici indiscrezioni, ancora tutte da confermare.
Ciò che è certo è che la produzione della nuova Porsche Macan partirà dal prossimo mese di dicembre, come è stato appena confermato dal marchio tedesco, in seguito al rilascio di alcune dichiarazioni in cui i lavori relativi alla realizzazione del nuovo atelier di verniciatura sono stati terminati.

1400 POSTI DI LAVORO IN PIU’

Non dobbiamo dimenticare, inoltre, come i lavori di espansione del marchio Porsche all’interno dello stabilimento di Lipsia sarebbero pari ad un esborso di più di 500 milioni di euro.
Si tratta di una cifra davvero ingente, che dovrà essere, per forza di cose, compensata da una manodopera notevole: proprio in virtù di questa situazione, il costruttore Porsche ha già sottolineato come dovrà provvedere ad assumere del personale extra, fino a 1400 persone in più.
Senza ombra di dubbio, queste notizie non possono che dare speranza in un momento di crisi internazionale come quello attuale, segnale che ci sono ancora i margini per iniziare una ripresa: qualche volta, forse, sarebbe necessario anche per l’Italia carpire i suggerimenti che arrivano al di fuori dei propri confini e investire, aumentando al contempo l’offerta di lavoro.

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