Rc auto, congelato il decreto dei risarcimenti più bassi

Sappiamo molto bene che, ultimamente, nel campo politica non ci si deve sorprendere più di nulla, ma stavolta il colpo di scena è importante e riguarda il settore Rc auto: infatti, il Ministero della Salute ha, di fatto, bloccato il decreto che avrebbe dovuto introdurre le nuove tabelle di risarcimento per quanto concerne le lesioni fisiche pesanti nel momento in cui si verificano dei sinistri.

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Questo decreto avrebbe dovuto portare a delle consistenti riduzioni degli importi attualmente vigenti. Infatti, il governo di Mario Monti era sul punto di approvare un decreto, già messo a punto da parte del Ministero della Salute, che avrebbe ridotto in modo considerevole gli importanti dei risarcimenti di quelli che vengono abitualmente chiamati “Macrolesi”, ovvero i feriti gravi per i danni che derivano dalla circolazione su strada.

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CRITERI DI CALCOLO DIFFERENTI

La riduzione di tali importi avveniva mediante l’utilizzo di alcuni criteri di calcolo differenti rispetto a quelli attualmente in vigore.
Ovviamente tale riduzione non era stata vista di un buon occhio (per usare un eufemismo) da parte dell’Associazione Vittime della strada, dal Cupsit (patrocinatori stragiudiziali), ma dall’Organismo unitario dell’avvocatura e dall’Associazione nazionale forense.
La tabella quasi approvata da parte del governo Monti non ha ricevuto mai il via libera definitivo perché è finita proprio in mezzo ad una battaglia all’ultimo sangue: da una parte troviamo la lobby delle Compagnie, che desidera uno scherma di importi che permettano di migliorare i propri bilanci, dall’altra parte troviamo il diritto vivente che, nel corso degli anni, ha assegnato alle lesioni gravi un valore decisamente importante.

ESEMPIO CONCRETO

Giusto per fare un esempio, un uomo di 35 anni che dovesse subire una lesione grave pari al 50% di invalidità, attualmente, riceverebbe dal Tribunale di Milano un risarcimento, solo per l’invalidità permanente, pari a 384.219 euro, mentre con le tabelle proposte dalla lobby delle Compagnie si ritroverebbe a percepire 222346,45 euro.

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