Ottime informazioni per tutti coloro che hanno già provveduto all’acquisto (o hanno intenzione di farlo) di un’auto ad alimentazione elettrica. E’ sufficiente pensare come, durante lo scorso anno, le colonnine di ricarica rapida che possono contare sul logo CHAdeMo, hanno subito un aumento considerevole, raddoppiando il loro numero ed arrivando a sfondare il muro delle 2000 unità a livello mondiale.
Al momento, CHAdeMo rappresenta il solo dispositivo di corrente che permette di effettuare una ricarica rapida in soli 15 minuti: in poche parole, in questo brevissimo arco di tempo, ha la capacità di garantire una ricarica fino all’80% di una batteria che è parzialmente scarica.
COLONNINE DI RICARICA RAPIDA RADDOPPIATE
L’appellativo con cui vengono definite queste infrastrutture di ricarica (CHAdeMo) deve la sua origine dalla combinazione delle parole charge for moving, proprio per indicare le ridotte tempistiche che servono per effettuare una ricarica.
L’incremento del numero di colonnine di ricarica rapida si è avuto sopratutto in Giappone, in Europa e negli Usa: non è un caso, che tale aumento si è verificato nei primi tre mercati per quanto riguarda le auto elettriche. Scendendo un po’ di più nello specifico, il mercato europeo ha registrato un aumento da 158 a 601 unità solamente nel 2012, mentre sul territorio nipponico si è passati da 883 a 1381 unità.
OBIETTIVO QUOTA 4000 ENTRO LA FINE DEL 2013
Si tratta, senza ombra di dubbio, di dati che portano a pensare come il fenomeno legato alla diffusione delle auto elettriche sia in forte crescita. E’ sufficiente pensare che il marchio asiatico Nissan ha da poco riferito che, nel volgere di pochi mesi, comincerà la produzione della LEAF in Gran Bretagna, mentre il costruttore francese Peugeot lascerà la terra natale per la Spagna per quanto riguarda la produzione degli EV.
Toshiyuki Shiga, il presidente dell’Associazione CHAdeMo, ha produce queste colonnine di ricarica rapida per le auto elettriche, sottolinea l’ingente quantità di infrastruttura che sono state diffuse in Giappone, Stati Uniti ed Europa, senza dimenticare gli obiettivi, piuttosto ambiziosi.
Infatti, Shiga ha voluto evidenziare come l’obiettivo dell’associazione di cui è presidente è essenzialmente quello di arrivare a sormontare il muro delle 4000 unità prima della fine del 2013.