Lazzarini Minima, ecco il progetto di una nuova citycar elettrica

La nuova Lazzarini Minima rappresenta un nuovo modello di citycar elettrica che è stata sviluppata da parte di Pierpaolo Lazzarini che, almeno per il momento, rimane un semplice studio di design che è alla continua ricerca di investitori.

lazzarini minima progetto citycar elettrica
La nuova Lazzarini Minima può contare su numerose differenze in confronto alle principali citycar elettriche rivali presenti sul mercato, come ad esempio la Renault Twizy e la Honda Micro Commuter, dal momento che presenta un design decisamente più intrigante ed affascinante, ma può contare anche su delle dimensioni più elevate e delle componenti dallo stile molto più scenografico.

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FRONTALE CONDIVISO CON LA FIAT 500

Ad ogni modo, si tratta di una citycar elettrica che può contare su alcune componenti condivise con la Fiat 500: tra i vari esempi, troviamo il frontale con un profilo orizzontale che è stato collocato proprio al di sopra della presa d’aria.
La citycar Lazzarini Minima può contare su una lunghezza pari a 3 metri, una larghezza pari a 1,33 metri ed un’altezza pari a 1,48 metri: si tratta di una vettura che certamente è in grado di mettere a disposizione della clientela un abitacolo più grande in confronto alle altre citycar elettriche presenti sul mercato.
Questa nuova auto elettrica può contare su una struttura interna a tre posti, in cui colui che guida è collocato al centro, mentre i passeggeri salgono sui sedili posteriori.

FINO A 130 KM/H

Infine, dal punto di vista meccanico, può contare sulla presenza di un motore elettrico, che permette di arrivare fino ad una velocità massima pari a 130 km/h, mettendo a disposizione anche un’autonomia pari a 320 km con un utilizzo full-throttle, mentre con un impiego cittadini può arrivare fino a 480 chilometri.
Inoltre, grazie alla scelta di puntare sull’alluminio per realizzare il telaio e sulla plastica (o sulla fibra di vetro) per lo sviluppo del telaio, l’auto non dovrebbe andare oltre i 600 chilogrammi di peso complessivo, di cui un terzo dovrebbe essere rappresentato dalla massa che caratterizza le batterie.

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