Nuove norme ambientali, auto più care ma risparmio sulla benzina

Alla fine il guadagno dovrebbero percepirlo tutti. Si deduce questo dall’ultima presentazione, stavolta quella ufficiale, da parte dell’Unione Europea per quanto riguarda le nuove norme che i costruttori di automobili europei dovranno rispettare nei prossimi anni.

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Tralasciando momentaneamente gli importanti obiettivi ambientali che tratteremo in altra sede, vediamo cosa cambia per gli automobilisti. In sintesi si può affermare, come ha specificato il Beuc, l’organizzazione dei consumatori europea, che un guidatore medio recupererà il costo più elevato dell’automobile nell’arco di due anni grazie ad un risparmio nei consumi.

Ciò che lamentavano i costruttori era che queste norme così stringenti (per Marchionne sono gli obiettivi più duri del mondo) avrebbero fatto lievitare i costi del prodotto finale. Ed in effetti non hanno tutti i torti visto che mediamente il Beuc stima che un’automobile che rispetterà il parametro massimo di 95 grammi di CO2 per chilometro percorso che arriverà nel 2020 costerà 700-800 euro in più. Considerando il costo di un’auto dopotutto non è tanto, ma va aggiunto che 340 euro saranno risparmiati ogni anno per fare il pieno di benzina.

trafficoI PARAMETRI – Ma non solo. Secondo l’UE infatti gli investimenti industriali nel settore dell’innovazione e delle auto ecologiche comporteranno un incremento del PIL europeo di 12 miliardi di euro, il quale contribuirà a farci uscire dalla crisi in modo più pulito, dato che si risparmieranno 160 milioni di tonnellate di petrolio. Ma quali sono questi obiettivi? Si è deciso di passare dagli attuali 135,7 g CO2 /km che è il consumo medio, ad un tetto di 130 grammi entro il 2015, che scenderà gradualmente a 95 grammi nel 2020. Per quanto riguarda i veicoli commerciali si ridurrà da 181,4 grammi a 175 per arrivare a 147 nel 2020. Grazie a questi nuovi parametri dovranno rivedere l’intero sistema di produzione sia le case italiane che francesi, interessate più che altro al primo traguardo, ma anche le tedesche, interessate dal secondo, che in un primo momento erano state “salvate” dalla mannaia, prima che fosse introdotto anche quest’ultimo parametro.

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