Nella giornata dedicata alla prova sul circuito dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola della Maserati GranTurismo MC Stradale e della Maserati GranTurismo S, abbiamo avuto modo di incontrare un team di esperti piloti della casa automobilistica modenese che in un briefing pre-test drive ci hanno rinfrescato la memoria su più argomenti.
Non solo un refresh sulle curve del circuito, anche qualche consiglio per un corretta posizione di guida, oltre che un corretto stile. I consigli fornitici sono applicabili non solo ad auto come le Maserati oggetto dei test, bensì ad ogni automobile, siano esse delle super car o delle semplici city car.
Iniziamo con un concetto semplice e chiaro che durante il briefing ci è stato ricordato. Non importa quale automobile si guidi e la cilindrata che questa abbia. L’avere la patente di guida non significa sapere guidare un’automobile, ma solo essere abilitati alla guida della stessa. Quindi non bisogna spingersi al limite semplicemente perché si è in possesso di una patente ed un’automobile e, soprattutto, il limite non va mai cercato su strade e autostrade. Per divertirsi con la propria automobile esistono le piste, come ad esempio quella di Imola, in cui poter saggiare le potenzialità della propria vettura ed imparare a conoscerle.
Inoltre, è bene seguire i consigli di esperti piloti (non dimentichiamo che esistono diversi corsi di guida) per ottenere il massimo dal proprio stile di guida. Il massimo che, lo ribadiamo, non va mai cercato su strade e autostrade.
Posizione di guida corretta
Una corretta posizione di guida può fare la differenza quando si è al volante di un’automobile. L’errore più comune che si commette è quello di non essere correttamente seduti al posto di guida. C’è chi si siede troppo distante e chi troppo vicino. Come è intuibile in medio stat virtus. Essere troppo vicini al volante può limitare i movimenti oltre a far urtare le gambe al volante. È quindi piuttosto semplice capire di trovarsi in questa situazione.
Esiste poi il caso in cui si è seduti troppo distanti dal volante. Come capire se ci si trova in quest’altra situazione? Lo schienale risulta solitamente più inclinato del normale e le gambe molto tese con un conseguente movimento dei piedi, specie sul freno, meno preciso e profondo. Le braccia, inoltre, sono anch’esse tese, tanto che, con le mani alle 9.15 (nove e un quarto, nda), ruotando il volante di 90° (verso destra o sinistra) la mano che si trova (o dovrebbe trovarsi) a mantenere la parte più alta del volante, tende a dover allentare la presa o, addirittura, a staccarsi dal volante stesso. L’impugnatura a braccia tese, pertanto, comporterà un maggior “peso” del volante specialmente nella situazione in cui questo viene governato con una sola mano. Situazione, quest’ultima, da evitare sempre. La gambe tese, inoltre, ridurranno la capacità di premere il freno fino in fondo.
Per una corretta posizione di guida, quindi, è bene avere lo schienale quasi in posizione verticale con una distanza dal sedile tale che con le mani alle 9.15 sul volante risultino le braccia piegate. Per capire se la posizione sia corretta, si può ruotare il volante di 90° sia verso destra che verso sinistra. Se le braccia non risulteranno mai troppo tese nelle rotazioni e la mani saranno sempre salde sul volante, sarete sulla buona strada. In questo modo il volante risulterà essere meno “pesante” ed si avrà sullo stesso un controllo molto preciso. Poi, le gambe. Anche queste è bene che siano un po’ piegate così che il freno possa essere premuto bene a fondo con l’intera gamba che non dovrà mai essere tesa e possa essere gestito il pedale anche con la precisione della caviglia.
Come avrete notato abbiamo parlato di posizione delle mani alle 9.15 diversa dalla posizione canonica delle mani sul volante alle 10.10. Questo perché in questo modo è possibile arrivare all’incrocio delle braccia con una rotazione del volante di 180° (situazione che siamo abituati a vedere delle volte dalle camera car nelle gare di Formula 1). L’incrocio delle braccia, comunque, è una situazione alla quale si arriva solo in particolari condizioni di gara o in situazioni estreme di aderenza (guida su neve/ghiaccio/sterrati) in cui veloci controsterzate sono necessarie per non perdere il controllo del veicolo. Vi suggeriamo, comunque, di evitare l’incrocio delle braccia su strade e autostrade e mantenere bassa la velocità in ogni situazione di aderenza. La pratica dell’incrocio andrebbe utilizzata solo dopo appositi corsi di guida e dopo molte prove in diverse condizioni di aderenza.
Infine, per quanto riguarda lo stile di guida corretto, è sempre bene frenare ed accelerare seguendo una semplice regola: ruote anteriori il più allineate possibile con quelle posteriori. In questa condizione, la frenata è più precisa ed avviene in meno tempo e meno spazio oltre a garantire un mantenimento corretto della traiettoria. Stessa cosa per le accelerazioni che, anche in uscita di curva, devono essere dosate ed eseguite tenendo le ruote il più allineate possibile. Un tale comportamento favorirà la corretta aderenza della vettura, la migliore trattoria nelle uscite di curva veloci (da fare solo in pista, nda), e il raggiungimento della velocità desiderata in meno tempo e meno spazio. A proposito di curve, poi, non dimenticate di usare la testa (in tutti i sensi). Seguite la strada e guardate sempre molto oltre la fine del cofano della vostra vettura. Più lontano guarderete, anche nelle curve girando la testa, e più avrete coscienza di come si presenta la strada. Così sarete più preparati ad affrontare il vostro tragitto.
Questi indicati sono solo dei piccoli suggerimenti e non sono abbastanza per potervi spingere verso i limiti della vostra vettura (mai farlo su strade e autostrade, nda). Per imparare al meglio le corrette tecniche di guida, quindi, vi suggeriamo di frequentare un corso di guida avanzata.