Veicoli ecologici Ford, il Commissario Europeo per il Clima visita lo stabilimento produttivo

Ford Focus Electric
Dopo aver messo a disposizione per i test drive una Focus Elettrica al Salone di Ginevra, continua l’impegno di Ford nell’ambito dell’ecosostenibilità e della riduzione dell’inquinamento. L’obiettivo europeo è quello del contenimento delle emissioni di CO2 a 450 ppm e per far ciò il gruppo di Dearborn è pronto a immettere sul mercato diversi modelli di automobili meno inquinanti del passato.

A constatare l’impegno di Ford in Europa, Connie Hedegaard, Commissario Europeo per l’Azione per il Clima, che ha visitato l’impianto tedesco di Ford a Colonia dove, tra le cose, vedrà la luce la Fiesta ECOnetic Technology da 87g/km di emissioni di CO2.

La visita allo stabilimento di Colonia è stata l’occasione per provare anche altri veicoli Ford che strizzano l’occhio al green. Nella fattispecie le prove hanno interessato tre modelli con diversa motorizzazione della Ford Focus. La 1.6 diesel TDCi ECOnetic Technology (top segmento per consumi ed emissioni), la 1.0 EcoBoost a benzina (ormai pronta a popolare le strade europee), e la Focus elettrica, la prima auto completamente a zero emissioni di Ford per la quale il mercato europeo dovrà aspettare ancora qualche mese.

Dopo la visita e le prove, il Commissario ha potuto constatare il grande sforzo di Ford nella creazione di automobili sempre meno inquinanti. Particolare attenzione da parte della Hedegaard e dei rappresentati di Ford c’è stato per la Focus EcoBoost 1.0. Una automobile che, visto il successo e la diffusione sul territorio europeo, potrà contribuire alla riduzione dell’inquinamento.

Ma l’impegno di Ford non si ferma qui. Entro la fine di quest’anno, la metà di tutte le auto del gruppo americano adotteranno l’ECOnetic Technology (tra le cui tecnologie sono incluse l’Auto-Start-Stop, la Ricarica Rigenerativa Intelligente, l’Active Grille Shutter, l’Eco Mode, etc.). Numero che supererà i due terzi nel 2013.

Viste le premesse (e soprattutto l’impegno), dobbiamo sperare che anche le altre aziende automobilistiche seguano l’esempio di Ford in Europa.

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