Briatore si scaglia contro la Formula Uno

Questa Formula Uno? Una manifestazione con macchine tutte uguali in cui vince chi ha la tecnologia migliore. E’ questa, in sintesi, l’idea che Flavio Briatore ha di ciò che è diventato uno degli sport più spettacolari del mondo negli ultimi anni. Secondo il manager infatti la Red Bull lo scorso anno non ha vinto perché ha i piloti migliori, ma solo perché ha la tecnologia più avanzata. Ma questo non piace al pubblico che vuole vedere spettacolo, sorpassi e perché no, anche errori e malfunzionamenti dell’auto. Ed invece le uniche gare spettacolari erano quelle con la pioggia.

Sta prendendo un binario che non valorizza più i piloti, è diventato un campionato del mondo macchina. Se si prendono 12 macchine di GP2 e mettiamo dentro i 6 piloti campioni del mondo sarebbe più divertente. La macchina ormai è firmata dalla galleria del vento, gli ingegneri non vanno più sui circuiti e così spendi 200 milioni di euro per fare macchine uguali, penalizzando lo spettacolo.

BRIATORE E LA FERRARI – Questo lo sfogo dell’ex manager Benetton che arriva persino a pronosticare già come finirà questo campionato: Red Bull che vince a mani basse, e poi Mc Laren, Mercedes, Ferrari e Lotus. Poi Briatore cerca di “addolcirsi” tentando di dare coraggio alla casa del Cavallino, ed in particolare ad Alonso che secondo lui non parte così svantaggiato, ma in questo periodo è solo sfiduciato a causa delle vicende personali (ha recentemente divorziato dalla moglie) ed è normale che si senta giù.

La Ferrari ha cambiato, ha avuto coraggio ma con questo sistema è difficile recuperare. La Ferrari paga anche un problema logistico, perché Maranello non è il centro del mondo, non è come avere sede in Inghilterra, ma anche la McLaren che si trova a 80 km dalla Red Bull non riesce a recuperare questi 2-3 decimi. Essere dietro di due decimi in F.1 è come partire sempre in svantaggio 2-0 in una partita di calcio e non è facile recuperare. In F.1 non c’è Messi. Alonso è il più bravo ma se lo metti in una macchina non competiva non va da nessuna parte, per il 90% conta la macchina.

Photo Credits | Getty Images

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