La Ferrari rischia il ritiro dalla F1

Più che un ritiro ufficiale quello che la Ferrari ha lasciato intendere è una vera e propria minaccia. Nessuno sembra d’accordo con l’introduzione del motore unico, infatti proprio la scuderia italiana ha confermato le sue idee dichiarando che se questa decisione dovesse entrare a far parte del regolamento di Formula Uno il team abbandonerà la categoria automobilistica.


Tra i tanti cambiamenti che si vogliono apportare nel mondo della Formula Uno, la riduzione dei costi sembra essere tra gi argomenti più importanti che vengono trattati in questi giorni. Lo stesso Mosley è stato più volte impegnato in riunioni che avevano come scopo quello di standardizzare diverse parti meccaniche a fin che i costi complessivi potessero diminuire a favore dei team che non sono coperti da grandi costruttori. Tra le parti più interessate il motore spicca, perché essendo uno delle parti più costose ha richiesto una maggiore attenzione. Normalmente un motore costa intorno ai 20 milioni di euro, costo esuberante per i piccoli team che rischiano di scomparire se la FIA non interviene a sostegno di quest’ultimi.

Fissare un motore unico per tutte le squadre sarebbe economicamente utile, ma si rischia di contrastare il vero valore della Formula Uno che consiste nello sviluppo e nella competizione data dalla ricerca e dallo sviluppo. Ferrari e Toyota sono stati i team più contrari su questa proposta.

La Toyota ha dichiarato che se ciò dovesse accadere il team nipponico approderà nella Le Mans, categoria automobilistica che attira molto il proprietario del colosso giapponese, mentre la Ferrari che è presente in Formula Uno dal 1950 ha annunciato il suo ritiro dalla categoria se la regola del motore unico entrerebbe in vigore prossimamente.

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