Porsche Cayenne, il SUV prodotto in 100mila unità a Lipsia

Cento mila Porsche Cayenne II prodotte dalla sua nascita: l’immagine che oggi proponiamo alla vostra attenzione dice questo. L’ha divulgata la casa automobilistica di Zuffenhausen, per festeggiare l’evento con curiosi ed appassionati. La fotografia ritrae l’esemplare del SUV Premium tedesco che ha toccato l’importante traguardo, di colore bianco, destinato ad un cliente brasiliano e dotato di motore V8 benzina, accanto ad una parte del team di lavoratori impiegato all’interno dello stabilimento tedesco di Lipsia, dove nasce Cayenne (ma non solo, come fra qualche riga vedremo). La seconda generazione di Porsche Cayenne è stata introdotta all’interno del listino nel 2010 e la pietra miliare raggiunta ieri è il sintomo più evidente del buon successo della vettura, nonostante la crisi economica europea e americana che sta fiaccando il mercato dell’automobile.

L’impianto di Lipsia, contemporaneamente, compie dieci anni di vita: inaugurato nel 2002, questo sito produttivo della casa automobilistica oggi si occupa, su tre turni diversi, di produrre Cayenne (appunto) ed un altro modello di grande successo dell’azienda della Cavallina: Porsche Panamera (a Lipsia ne sono già state prodotte circa 70mila, dal 2009, anno in cui è stata introdotta in listino: anche per la coupé a quattro porte i risultati sono molto soddisfacenti, ma questa è un’altra storia). Nel 2011 in questo stabilimento Porsche ha prodotto – secondo le indicazioni ufficiali ricevute – oltre 93.800 vetture, cioè più di qualsiasi altro anno antecedente.

Sarà qui che la casa automobilistica farà costruire Porsche Cajun, il secondo SUV della storia dell’azienda, realizzato sulla piattaforma di Audi Q5 e contraddistinto da dimensioni medie: la linea produttiva del nuovo crossover sarà attiva dall’anno 2013.

Porsche Cayenne, che dal 2002 viene prodotta a Lipsia, è già stata realizzata in circa 460.000 esemplari, 360.000 dei quali della prima generazione: indice che il mercato dei SUV Premium non dà segni di stanchezza e che il crossover della Cavallina, sebbene distante dai valori tradizionali della casa automobilistica, ha saputo trovarsi un piccolo spazio nel cuore dei clienti Porsche.

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