Youngman, nuova offerta per Saab?

Non si dà per vinta – secondo le indiscrezioni – la società cinese Youngman, salita alla ribalta alla fine dello scorso anno per il tentativo (fallito) di acquistare la casa automobilistica svedese Saab, ora ad un passo dalla formalizzazione del fallimento: pare che l’azienda asiatica sia pronta a fare un’altra offerta per rilevare lo storico marchio nordeuropeo e per ridargli vita. Non sappiamo ancora se questa notizia sia vera e non possiamo darvi la certezza assoluta di queste parole: per ora né il management di Saab né quello di Youngman hanno fatto chiarezza. A dirlo è stata infatti la testata inglese Autocar, sufficientemente autorevole da crederle e da sperare in un futuro positivo per il marchio svedese.

Secondo quanto raccontato, una delegazione di manager di Youngman si recherà al quartier generale di Saab durante la prossima settimana per fare questa proposta: circa 500 milioni di euro per acquisire il pieno controllo della casa automobilistica svedese. Ricorderete sicuramente la motivazione per cui la prima offerta di Youngman non andò a buon fine: General Motors, ex-proprietaria di Saab, in possesso ancora di diritti sulle tecnologie usate dal brand, ha posto il proprio niet alla cessione perchè impensierita dal fatto che le proprie conoscenze tecniche, in parte, potessero finire nelle mani di società cinesi sino ad ora rimaste sconosciute ma molto aggressive e concorrenziali. La domanda ora è: che cos’è cambiato per Youngman tanto da portare la società a fare un’altra offerta? Semplice: secondo Autocar, i manager cinesi sarebbero disposti ad usare altri 500 milioni di euro circa per sviluppare tecnologie e componentistiche da zero. In questo modo, General Motors sarebbe in parte tagliata fuori dall’accordo e non potrebbe più fare voce grossa in capitolo.

Ovviamente, questa nuova possibilità apre uno scenario tutto diverso per Saab: la gamma potrebbe cambiare notevolmente.

I manager di Youngman (secondo le indiscrezioni) sono convinti che già da aprile o da maggio, se l’operazione andasse a buon fine, si potrebbe ripartire con la progettazione e la produzione. Buona fortuna, se è tutto vero.

Photo credits | Getty Images

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