BMW X6 sta per arrivare nelle nostre citta’ con una carica di innovazione in un segmento molto legato alle forme ormai gia’ collaudate.
Il nuovo X6 si può definire come un X5 più largo, più lungo e più basso, ma in realtà lo stile è ben più di un semplice restyling: il frontale ripercorre gli schemi BMW, a partire dal doppio rene centrale, da cui si dipartono le muscolose nervature a movimentare il cofano. L’altezza da terra non è poca e sembra far intuire una certa predisposizione per il fuoristrada, a conferma di tale ipotesi anche la protezione sottoscocca.
Ora passiamo alla parte posteriore: nonostante la maliziosa espressione è proprio il posteriore la parte migliore e più controversa del nuovo Sport Activity Coupé bavarese.
Il padiglione presenta un taglio discendente, inclinato, come una coupe’ e abbinando questo alle dimensioni del rimanente corpo vettura si ottiene una sagoma unica nel suo genere.
All’ormai celebre trazione integrale BMW X-Drive si abbina il sistema di regolazione dell’assetto Dynamic Performance Control. Il sistema innovativo distribuisce la coppia motrice permanentemente alle due ruote dell’asse posteriore e, se necessario, anche in percentuali differenti. Dynamic Performance Control è l’unico sistema del mondo che sviluppa il proprio effetto stabilizzante sia nelle fasi di accelerazione che di rilascio del motore.
Ad esempio, non appena il sistema registra in una curva la tendenza della vettura al sovrasterzo o al sottosterzo, varia la ripartizione della coppia motrice tra le ruote in modo da annullare o ridurre tale effetto.
I due motori disponibili al lancio sono entrambi a benzina, anche se tra le prime foto ufficiali ce n’è una recante la sigla “35d”: molto probabilmente il propulsore diesel debutterà in seguito, con potenza portata verso i 300 cavalli. Al noto ed apprezzato 3.0 a sei cilindri biturbo si affianca un nuovo V8 di 4,4 litri, anch’esso dotato di doppia sovralimentazione ed iniezione diretta. 400 sono i cavalli erogati dal nuovo otto cilindri, mentre la coppia è di 612 Nm disponibili fra 1.800 e 4.500 giri.
Tra le tante innovazioni tecniche presenti in questo propulsore spicca anche il posizionamento dell’apparato di sovralimentazione e della parte iniziale dell’impianto di scarico all’interno della V, il che contribuisce alle dimensioni decisamente compatte del V8. xdrive50i è la denominazione del modello V8, mentre il 3 litri a sei cilindri da 300 cavalli e 400 Nm viene descritto dalla sigla xdrive35i.
L’abitacolo ricalca gli ultimi modelli BMW, le linee della consolle sono massicce, e i pulsanti sono essenziali.Un piccolo dettaglio: i posti sono quattro, il divano posteriore è infatti sagomato per accogliere due passeggeri, anche se ci sono grosse probabilità che il quinto posto venga offerto come optional.
Parliamo di costi: questo meraviglioso oggetto di design non sara’ certo alla portata di tutti, si parla infatti di valori probabilmente oltre la soglia dei 60.000 euro, ma non sara’ di certo un problema per gli estimatori di vetture come BMW X6.